7 gennaio 2025
“Un grido è stato udito in Rama”: questo versetto del profeta Geremia citato dall’evangelista Matteo, nella narrazione della terribile strage degli innocenti, esprime quell’incessante flusso di sofferenza scatenata dall’inaudita violenza che attraversa la storia dell’umanità, da Abele ucciso dal fratello Caino (cf. Gen 4,1-8) fino ai nostri giorni; anzi, fino alla fine della storia, come dirà Gesù nel discorso escatologico: “Sentirete parlare di guerre… si solleverà nazione contro nazione… Il fratello farà morire il fratello…”.
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6 gennaio 2025
Celebrare la manifestazione del Signore Gesù ai pagani significa celebrare il divenire luce di una faticosa ricerca condotta “come a tentoni” (At 17,27) da coloro che sono stati i nostri padri e le nostre madri nella fede. Come cristiani provenienti dalle genti, infatti, siamo discendenti di popoli saliti a Gerusalemme partendo da altre terre, condotti dalla sapienza di Dio verso le Scritture da lui donate al suo popolo Israele, e poi da lì, da quell’alleanza di amore sigillata con quel popolo, illuminati fino a discernere in quel bambino figlio di ebrei poveri il Messia atteso, destinato a regnare sull’universo e nei nostri cuori.
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4 gennaio 2025
“La Parola” è una liberazione, un’illuminazione ma è anche una “porta stretta” e, se dobbiamo credere al Vangelo, si può anche mancarla come “il mondo” e “i suoi” (Cfr. 1,10-11).
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