Allora… siete pronti?

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Carissimi amici e carissime amiche,

l’anno scorso abbiamo viaggiato insieme per raggiungere gli anziani nel deserto e attingere da loro l’acqua fresca e limpida della loro sapienza, eco pura della Parola ascoltata e incarnata. Quest’anno staremo fermi ma, in un certo senso, viaggeremo ancora. Sarà un viaggio diverso, che ci porterà a incontrare lo straniero che abita in noi, a scoprire paesaggi nuovi, non fuori di noi ma in noi stessi. Sarà un viaggio interiore, per ascoltare il nostro cuore, conoscerlo meglio e così indirizzare le nostre vite su sentieri di pace e libertà, quella pace e quella libertà che possiamo mettere a fondamento delle nostre relazioni solo se le portiamo come radici ben sviluppate in noi.

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Big City Life

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Flussi di gente di ogni sorta si attorcigliano in gorghi e mulinelli, mentre una corrente indistinta di spezie, pesce e sterco travolge le narici e un gorgogliare di voci in tutte le lingue dell’ecumene sommerge ogni cosa.
“Sembra di essere a Napoli!”
“O a Milano, se cambi le spezie con un raffinatissimo smog”.

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Mondi di povertà

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Il sole sparge manciate di monete d’argento sulla superficie increspata del mar di Marmara mentre attraversiamo la triplice cinta merlata eretta dall’imperatore Teodosio a difesa della nuova Roma, la splendida Costantinopoli. È la fine del primo millennio e il piccolo monastero di san Mamante, appena restaurato dal suo nuovo igumeno, Simeone detto il Nuovo Teologo, si fa spazio a spintoni tra la folla di casupole che si accalcano in questa estrema propaggine della città.

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Unificato da uno sguardo

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Quell’uomo solenne che svetta altero come un faro tra mareggiate di mendicanti, spruzzi di mani tese, scrosci di lamenti di sofferenti, è Basilio. Gli studi giovanili ad Atene hanno forgiato la sua eloquenza nel parlare, ma sono gli anni di vita comune ad Annisoi, in un monastero immerso nei boschi e custodito da alte vette, che gli hanno conferito la vera sapienza, quella della carità. Così, ora che è vescovo di Cesarea di Cappadocia, non si limita a tenere illuminanti sermoni la domenica, ma ha fondato accanto alla città una vera e propria cittadella dove pellegrini e ammalati, pazzi e nullatenenti possono trovare accoglienza. Al cuore di questo articolato complesso di edifici, un piccolo monastero, dove i gemiti si fanno preghiera. È là che Basilio ci invita a seguirlo, scorgendoci da lontano.

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