25 marzo 2025
Un cielo azzurro, una regione d’Oriente, un villaggio, una casa nel villaggio, una ragazza in casa e, tra il cielo e quella giovane, il volo di un angelo, qualche parola, un breve dialogo, un fremito di stupore e un ultimo battito d’ali.
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24 marzo 2025
“Dio si è fatto uomo. Cristo si veste di umanità e appare come uomo qualunque … E non gli bastò farsi simile agli uomini, bensì umiliò sé stesso fino alla condizione di uno schiavo per morire come gli schiavi, inchiodato alla croce … Questo è il Cristo. Questa è la nostra gloria: portare nel nostro grembo tutto l’abbassamento di Cristo povero e schiavo … Ma beati i poveri, quelli che piangono, beati quelli che portano una croce, che hanno fame e sete di giustizia, e beati quando comprendiamo che è arrivata la redenzione e la redenzione solo giungerà per questi cammini che gli uomini non vogliono percorrere” (Óscar A. Romero, Omelia, ottobre 1978).
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22 marzo 2025
Il brano che la liturgia ci propone oggi parte con le parole dirette di Gesù che ammonisce i suoi interlocutori. Poco prima aveva invitato a verificare i frutti che crescono sugli alberi dei profeti in modo da comprendere se questi sono davvero tali oppure se sono lupi rapaci.
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21 marzo 2025
“Tutto quello che volete che gli uomini facciano a voi …”: queste parole ci chiedono una conoscenza vigile e misericordiosa su noi stessi, che si apre a una conoscenza vigile e misericordiosa sugli altri.
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Signore Gesù, ogni nuovo giorno è un appuntamento che tu mi dai, un appuntamento al quale arrivi sempre per primo.
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20 marzo 2025
Un avvertimento contro il giudizio avventato nelle relazioni con gli altri che, nella logica della reciprocità, regola elementare dei rapporti umani, rischia di rovesciarmisi contro. L’invito è a guardare a me stesso prima di ogni considerazione sulla vita degli altri, ad intraprendere così la via dell'onestà e della misericordia, rischiarata proprio dal lavorare su di sé.
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19 marzo 2025
Oggi ricordiamo Giuseppe, il carpentiere di Nazareth scelto da Dio per inserire il Figlio suo, Gesù, nella discendenza di Abramo e di Davide, il re “secondo il cuore di Dio” (1Sam 13,14; At 13,22). Spesso dipinto come perplesso e comunque silenzioso, Giuseppe è detto da Matteo “giusto” (v. 19).
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18 marzo 2025
Importante accostamento mi sembra quello che qui Gesù fa: i “tesori sulla terra” e il cuore, e poi il corpo e l’occhio. Perché importante? Perché mi sembra che rilevi una dinamica fondamentale della vita cristiana, che si rivela poi anche fondamentalmente umana, vale a dire la scoperta, che forse a volte si fa a un certo punto della vita, sollecitati dagli eventi della vita stessa, che l’unica vera proprietà che su questa terra è concessa al cristiano, ma anche all’uomo che voglia vivere nella pace, è quella del suo cuore.
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17 marzo 2025
Il Padre cui ci rivolgiamo è un Padre che si colloca oltre le nostre rappresentazioni di qualsiasi paternità umana, egli è un “Padre che è nei cieli” (v. 9), una paternità di altra natura; è un Padre “nostro”, che nella sua essenza apre alla filialità e alla fraternità. Non possiamo possedere Dio Padre come una nostra proprietà privata: il Padre è sempre comune, è amore condiviso con i “fratelli tutti”. Nessuno può ergersi come originale figlio e conoscitore di un tale Padre, perché egli è Padre di tutti.
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15 marzo 2025
Anni fa, mi son trovata a dar ripetizioni di fisica ad un ragazzino di quattordici anni. Doveva studiare la teoria della relatività. Alla mia domanda: “Secondo Einstein c’è una ‘legge’ che, potremmo dire, regola tutto l’universo?” la risposta fu “Sì: occhio per occhio, dente per dente!”…
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14 marzo 2025
Gesù, sul monte, è circondato da molte persone venute ad ascoltarlo. Li accoglie con la parola “Beati” (Mt 5,1ss). Sì, Gesù intercetta l’anelito alla felicità di ogni essere umano.
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Signore, chiamami! Fa’ che mi alzi subito! Attirami dietro a te! Che possa lasciarmi alle spalle questo, tutto questo...
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13 marzo 2025
“Se la vostra giustizia non sarà superiore a quella degli scribi”, dice il Vangelo, ma la giustizia “superiore” non è la nostra: è proprio quella di Dio. La giustizia di Dio non è una semplice retribuzione: rendere a ciascuno il suo. La giustizia di Dio è sempre eccessiva; in questo senso è “superiore”, perché supera la stretta linea del dovuto.
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12 marzo 2025
“Chi trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare lo stesso sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà sarà considerato grande nel regno dei cieli” Trasgredire o osservare precetti minimi e insegnare a fare lo stesso è ciò che fa la differenza tra l’essere considerati minimi o grandi nel regno dei cieli. Ma cosa significa trasgredire o osservare precetti minimi?
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