Vangelo del giorno
24 marzo 2025
“Dio si è fatto uomo. Cristo si veste di umanità e appare come uomo qualunque … E non gli bastò farsi simile agli uomini, bensì umiliò sé stesso fino alla condizione di uno schiavo per morire come gli schiavi, inchiodato alla croce … Questo è il Cristo. Questa è la nostra gloria: portare nel nostro grembo tutto l’abbassamento di Cristo povero e schiavo … Ma beati i poveri, quelli che piangono, beati quelli che portano una croce, che hanno fame e sete di giustizia, e beati quando comprendiamo che è arrivata la redenzione e la redenzione solo giungerà per questi cammini che gli uomini non vogliono percorrere” (Óscar A. Romero, Omelia, ottobre 1978).
Vangelo della domenica
23 marzo 2025
III domenica di Quqaresima
Luca 13,1-9 (Es 3,1-8a.13-15)
di Luciano Manicardi
L’indesiderato, l’inatteso, l’impensato ci coglie di sorpresa. E per questo può dispiegare la sua forza trasformante su di noi: perché siamo impreparati, indifesi. Ma se può dare il colpo di grazia a una vita già precaria, può anche divenire luogo di rinnovamento dell’esistenza. La rinascita inizia nel momento in cui accettiamo che la realtà ci tocchi, non sia qualcosa da evitare con l’indifferenza e l’apatia.