Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 76 - Trasfigurazione 2024
Pochi giorni prima del nostro ritiro comunitario – predicato da m. Michela Porcellato, priora del monastero camaldolese di Sant’Antonio a Roma – e del nostro capitolo annuale, il priore fr. Sabino ha incontrato papa Francesco in udienza privata. Con cordialità e atteggiamento paterno, il papa si è informato circa il cammino della comunità, alla quale in questo tempo è restato sempre vicino. Ha affidato al priore la sua parola di incoraggiamento e la sua benedizione per ciascun fratello e sorella, e la sua esortazione a continuare a camminare con fiducia dietro al Signore, nella fedeltà alla sua chiamata.
Continua la lettura
Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 76 - Trasfigurazione 2024
“Fu trasfigurato davanti a loro” (Mt 17,2). La festa della Trasfigurazione ci pone davanti a questo evento di luce: l’uomo Gesù muta di aspetto al cospetto di tre suoi discepoli e la natura divina che lo abita risplende in tutta la sua pienezza di fronte a esseri umani creati a immagine e somiglianza di Dio. Così è lo sguardo stesso dei discepoli a essere trasfigurato, beneficiando di una luce nuova nella quale contemplare il Figlio dell’Uomo. Uno sguardo nuovo – quello di Pietro, Giacomo e Giovanni al Tabor e quello di ciascuno e ciascuna di noi quando lo alziamo verso il Signore trasfigurato – che abilita a un discernimento altro sulle realtà che ritroviamo ai piedi della montagna, nel nostro quotidiano pellegrinaggio verso la Gerusalemme celeste. Uno sguardo rinnovato e reso chiaroveggente dalla frequentazione della Legge e dei Profeti – presenti attraverso Mosè ed Elia – e dall’ascolto del Figlio amato, come chiede di fare la voce del Padre risuonata sul Tabor.
Continua la lettura
Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 75 - Avvento 2023
Le notizie da Ostuni, Civitella e Assisi
Continua la lettura
Lettera agli amici - Qiqajon di Bose n. 75 - Avvento 2023
Nella notte della Trasfigurazione del Signore, tra il 5 e il 6 agosto scorsi, fr. Federico e fr. Paolo, giunti al termine del tempo di probandato, hanno emesso la loro professione monastica definitiva, impegnandosi a vivere radicalmente il Vangelo nel celibato e in una vita comune di obbedienza e condivisione dei beni, fissando nella nostra forma vitae la loro vocazione battesimale.
Continua la lettura