Il segno offerto da semplici laici

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Nel corso dei cinquant'anni della sua storia, la comunità di Bose si è arricchita di volti nuovi provenienti da numerose regioni italiane e anche dall’estero (Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Svizzera). Essa è composta attualmente da circa novanta membri, tra fratelli e sorelle, di sei nazionalità differenti. Sono praticamente tutti laici, nel solco della tradizione del monachesimo primitivo e a riprova della semplicità e della poca visibilità e rilevanza che Bose vuole assumere in seno alla chiesa, nella quale vuole servire con la povertà e la semplicità di chi nel battesimo si è impegnato a servire l’Evangelo e nient’altro.

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Il dinamismo della ricerca del Regno

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23 gennaio 2022

L’unica preoccupazione, l’unico pensiero da cui è mosso un monaco nel suo vivere quotidiano, dev’essere il dinamismo della ricerca del Regno di Dio, dell’invenzione di una fedeltà al vangelo che sia anche significativa storicamente, che parli alla chiesa nel suo cammino storico, che si relazioni alle persone che vivono in quell’oggi storico. Si tratta di entrare sempre più nella libertà.

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Il lavoro e la vita

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16 gennaio 2022

Preliminare a ogni discorso sul lavoro in una comunità monastica è l’assunzione della vita monastica come vita, come la propria vita e poi la determinazione a formare un solo corpo con le persone che compongono la comunità. Il lavoro è dimensione costitutiva della vita monastica perché è anzitutto costitutivo della vita tout court ed è essenziale per l’equilibrio psicologico, affettivo e spirituale di una persona e lo manifesta anche. È essenziale per la sua umanità.

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