Route estiva

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Carissimi Rover, Scolte, Capi,

Leggi tutto: Route estivala route estiva è un momento importante per la vita di un gruppo scout, è l’occasione per sostare, per prendere consapevolezza del proprio cammino e per ritrovare le motivazioni per proseguirlo insieme agli altri. Noi, fratelli e sorelle di Bose, ci sentiamo di proporvi un’esperienza per la settimana di route, che comprende la possibilità di prestare un servizio, di fare le vostre attività del campo e, al tempo stesso, offre la possibilità di incontrare, di conoscere e di condividere qualcosa della nostra vita monastica.
Leggi tutto: Route estivaVi proponiamo in linea di massima questo programma:

Sabato: Arrivo (a piedi -secondo gli itinerari che trovate sul sito- o con i mezzi propri o pubblici), prima accoglienza e sistemazione alla base scout.

Domenica: Visita ai luoghi del monastero e incontro con un fratello o una sorella della comunità, per conoscerci, per presentarvi brevemente la nostra vita monastica e l’organizzazione della settimana e per conoscere il vostro itinerario di clan e le vostre attese riguardo al campo.

Alle 12.00 Eucaristia con la comunità.

Lunedì-Sabato: Al mattino (8.00-12.00) lavoro o servizio con i fratelli e sorelle della comunità (raccolta della frutta, pulizia del bosco, orto, aiuto in cucina, …).
Al pomeriggio tempo che potete gestire liberamente per il riposo e per le vostre attività e/o per un incontro con noi.
Se durante l’anno avete affrontato un tema particolare e volete su quello riflettere, o se volete incontrare qualcuno per approfondire un argomento a vostra scelta, o semplicemente per uno scambio, per qualche domanda, per condividere una esperienza, siamo a vostra disposizione.

Leggi tutto: Route estivaSe il vostro cammino di clan lo prevede, potete prendere un tempo per l’hike. Noi possiamo fornirvi una breve traccia per vivere il tempo di solitudine e di deserto e qualche cartina che segna degli itinerari possibili.

Durante il tempo della vostra permanenza le sorelle e i fratelli della comunità sono disponibili per dei colloqui personali, occasione per aprire il cuore, per chiedere un consiglio, per fare il punto della situazione della vostra vita.
I fratelli presbiteri sono disponibili per il Sacramento della Riconciliazione.

Leggi tutto: Route estivaL’occasione della route estiva non è solo il momento in cui voi scout prestate un servizio, ma è anche l’occasione di incontrare chi vive in modo diverso; è l’occasione per condividere qualche tratto “della strada” con noi …e per lasciarsi stimolare.
Come noi riteniamo importante la vostra presenza perché ci arricchisce e ci rivela la prospettiva con cui affrontate “da giovani” le sfide della vita, così pensiamo sia utile per voi avere qualcuno che ascolti le domande che esprimete e vi aiuti a formulare quelle più profonde, quelle che ancora sono nascoste. Un luogo diverso, …persone diverse, …la preghiera insieme, …l’amicizia, possono essere una buona occasione!
Vi aspettiamo

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Ivrea - Bose

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...in un incantevole scenario naturale ai piedi delle Alpi sono collocati cinque piccoli laghi...

Da Ivrea, città di antiche origini e ricca di testimonianze del passato, si attraversa la zona montagnosa alle spalle della cittadina, dove in un incantevole scenario naturale ai piedi delle Alpi sono collocati cinque piccoli laghi. Raggiunta la Serra, la lunga collina che domina Ivrea verso est, la si percorre lungo il fianco meridionale, attraversando i boschi e i prati che la ricoprono, e incontrando antiche costruzioni medievali, poste in panoramica posizione sulla pianura sottostante.

Tappa 1 – Da Ivrea a Chiaverano
Distanza: circa 6 Km
Dislivello 80 mt
Tempi di percorrenza, soste escluse: circa 2h
Percorso testato in gennaio 2007

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il lago Sirio

Da Ivrea a Chiaverano si possono compiere innumerevoli percorsi attraversando l’affascinante zona dei cinque laghi. Lasciamo l’itinerario aperto, fornendovi solo alcune informazioni di massima per permettervi di scegliere un percorso che tocchi i punti che preferite visitare. Rivolgendovi all’ufficio turistico locale potrete avere cartine e pubblicazioni dettagliate sulla zona.
Ivrea ha un grazioso centro storico, raggiungibile in 10 minuti dalla stazione. Una visita dei punti più caratteristici (piazza del municipio, piazza Ottinetti, zona del castello e del Duomo…) richiede circa un ora. Le Alpi incombono alle spalle della città e salendo verso Chiaverano si fanno sempre più vicine. La cima che domina Ivrea è il Monbarone, alla sua sinistra si vede l’imbocco della Val’d’Aosta e alla sua destra la lunga collina della Serra.
Una buona rete di sentieri, accuratamente segnalati, si snoda nella zona dei 5 laghi di Ivrea, attraverso i boschi e le montagnole arrotondate dall’antico ghiacciaio della Val d’Aosta. Per raggiungere Chiaverano potete puntare direttamente sul lago Sirio, il più esteso, percorrendo la strada provinciale 75 che parte dal piazzale del mercato a nord del centro storico, sul lato opposto a quello della stazione. Dirigendovi verso Cascinette d’Ivrea potete raggiungere il lago San Michele, da questi il lago Campagna o il lago Sirio per un'altra via, e poi Chiaverano.
Utilizzando i mezzi pubblici che partono dalla stazione si possono raggiungere i paesi di Montaldo
Dora e Borgofranco d’Ivrea e da questi i laghi Pistono e Nero, evitando le zone più edificate a ridosso di Ivrea. Il lago Nero è il più selvaggio, incassato tra ripidi pendii ricoperti di boschi. Il lago Pistono, dominato dal castello di Montaldo, è un luogo di grande fascino. Dalla stazione di Ivrea partono autobus che raggiungono direttamente Chiaverano o il lago Sirio e permettono di abbreviare il percorso.

Tappa 2 – Da Chiaverano a Bose
Distanza: circa 12 Km
Dislivello 250 mt
Tempi di percorrenza, soste escluse: 3h e 20 min
Percorso testato in gennaio 2007

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Santo Stefano di Sessano
abside della chiesa di Santo Stefano

Raggiunta Chiaverano seguire le indicazioni della Via Francigena per la chiesa di Santo Stefano di Sessano che domina il paese a nord-est dell’abitato. La chiesa posta in posizione panoramica, è circondata da un piccolo parco con strutture per la sosta e area pic-nic. L’edificio risale all’XI secolo e conserva al suo interno antichi affreschi, visibili dalla finestra posta sulla facciata. Volgendo le spalle a Chiaveranosi vede a destra una lunga collina che si protrae verso la pianura. Si tratta della Serra (vedi nota 1) che si percorrerà fino a raggiungere Bose. Dallo spiazzo all’ingresso dell’area attrezzata dirigersi in salita verso le case, seguendo le indicazioni per l’asilo. La strada asfaltata si inerpica tra le case e la si percorre senza mai lasciarla. Superati gli ultimi edifici, a destra, termina l’asfalto, e si prosegue nel bosco. Si raggiunge in breve laLeggi tutto: Ivrea - Bose cresta del rilievo (20 min. da Santo Stefano), la strada svolta decisamente a sinistra, proseguendo per breve incassata. Quando la strada raggiunge l’altro versante ignorare le due vie a sinistra e prendere a destra. Scendere nel bosco fino a raggiungere, dopo 5 minuti, una strada asfaltata. Prendere destra costeggiando un’area recintata senza alberi dove è posta la presa dell’acquedotto di Bollengo. Si prosegue percorrendo in leggera discesa il valloncello in cui si è giunti e al bivio successivo tenere la destra continuando sempre in discesa.

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chiesa di Santa Maria Maddalena

Poco dopo si giunge alla chiesa di Santa Maria Maddalena, posta a destra della strada in corrispondenza di un area giochi con fontana (40 min. da Santo Stefano). La chiesa, di origini medioevali, conserva murata sul lato sinistro una lapide funeraria tardo romana (440 d.C.) che ricorda il negoziante Basilio del “vicus Atarca.
Proseguendo oltre la chiesa si raggiunge un bivio dove si svolta a sinistra per via Salecchio, seguendo le indicazioni della Via Francigena per il campanile di San Martino di Paerno. Raggiunto un tornante superare la sbarra che blocca l’accesso ad un coltivo e girare a sinistra sulla vecchia mulattiera col fondo di ciotoli. Dopo alcune centinaia di metri si raggiunge una strada in terra battuta e si svolta a destra. Si prosegue su questa strada, ormai in vista dell’antico campanile romanico di San Martino (XI sec.), che si raggiunge prendendo a destra nei prati (30 min. da Santa Maria).
Tornati sulla strada di arrivo, fuori dal recinto del campanile al limite del bosco, si prosegue verso la cascina che, volgendosi verso la pianura, si vede a sinistra. Ignorare le vie che salgono nel bosco e superare un grosso masso tra le betulle. La strada affiancata a destra una recinzione di legno e prosegue accanto ai prati fino ad un bivio (alle vostre spalle c’è un cartello che indica la via per il campanile) dove si prende a sinistra la via in leggera salita. Si raggiunge un nuovo bivio di fronte all’ingresso di una casa con laghetto e si prendere a sinistra la strada con fondo in cemento. A destra, in basso si vede il castello di Bollengo, dall’aspetto settecentesco. Si prosegue in leggera salita verso il bosco e giunti su una nuova strada si prende a destra, proseguendo quasi in piano nel bosco di castagni. Al bivio successivo (cartello di divieto di accesso) si svolta a sinistra in salita. Si incontra una diramazione a sinistra che si ignora proseguendo dritto fino a raggiungere le case di Broglina in corrispondenza di un ampia strada asfaltata (1h dal campanile). A sinistra, a breve distanza, c’è un bar preceduto da un ampio piazzale.

Si prosegue prendendo la strada sterrata proprio di fronte a quella di arrivo, a destra di un vecchio cippo in pietra bianca. La strada svoltando a sinistra passa dietro al bar e prosegue percorrendo un pianoro tra due creste della Serra. A sinistra, sulla cima del rilievo, emerge sopra gli alberi una poderosa torre-ripetitore. Dopo un quarto d’ora di cammino si raggiunge uno stretto bivio. Si prende a sinistra verso i pini, si attraversa il pianoro e si supera una casetta a destra. Il percorso prosegue in leggera salita seguendo la vecchia mulattiera tra i boschi fino a raggiungere, dopo un’ampia svolta a sinistra una cappellina (40 min. da Broglina).
Si prosegue sulla via di fronte alla cappellina, ignorando la strada che gli passa a destra. Proseguendo sulla cresta della Serra si giunge in vista del paese di Magnano, a sinistra in basso. Al bivio dopo le prime case si scende a sinistra. Raggiunta la strada asfaltata, ormai in paese, si prende ancora a sinistra fino a raggiungere, dopo poco, un negozio di alimentari (15 min dalla cappellina).
Si svolta a destra seguendo le indicazioni per Bose, fino a fuoriuscire dal paese proseguendo in discesa. Attraversando il paese si notano a sinistra, in alto, la chiesa parrocchiale di San Giovanni (XVII sec.), l’area del ricetto con la torre di ingresso e la chiesa di Santa Marta (XVIII sec.). Raggiunto un grande masso, a sinistra, si domina la Comunità di Bose. Si svolta a sinistra, nella strada poco più avanti, e prendendo a destra il sentiero accanto ai pini si arriva all’accoglienza del monastero (15 min. dal negozio).

Salussola - Bose

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La Serra, la lunga collina di origine glaciale che separa il Biellese dal Canavese

Tra fitti boschi e ampi coltivi si raggiunge la Comunità di Bose risalendo le prime pendici della Serra, la lunga collina di origine glaciale che separa il Biellese dal Canavese. Si toccano gli abitati di Salussola e Zimone, ricchi di antiche vestigia e il minuscolo borgo di Prelle alle porte del bosco, adagiato tra i prati e gli antichi terrazzamenti vitati. Ampliando il percorso è possibile raggiungere il grazioso lago di Bertignano e godere di una magnifica vista sul più esteso lago di Viverone dal ricetto di Rolle. Nelle giornate serene si ammirano le Alpi con impareggiabili scorci.

Da Salussola a Bose
attraverso il borgo di Prelle

Distanza: 10 Km
Dislivello: 320 m
Tempi di percorrenza, soste escluse: 2h e 40 min
Percorso testato in gennaio 2007 

mappa

Dalla stazione di Salussola ci si dirige a destra tra le case. Raggiunto un primo incrocio si prende a destra e al successivo a sinistra, arrivando in breve su un ampio stradone (attenzione alle auto). Si attraversa e seguendo le indicazioni per la chiesa parrocchiale si imbocca la via in salita, che passando sotto l’antica porta medioevale, conduce al nucleo antico del comune (15 min. dalla stazione). Nella piazza principale si trovano un’antica fontana e la chiesa di San Nicola da Tolentino (XVI sec.). Leggi tutto: Salussola - BoseLa via a destra della fontana conduce alla chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta (XII/XIV sec), posta accanto ad un aereo belvedere. Dalla piazza della fontana proseguire per via Duca d’Aosta fino ad uscire dal borgo in corrispondenza della chiesa abbandonata di San Grato. Prendere a sinistra in discesa e poi proseguire diritto seguendo le indicazioni per Prelle. Alla sinistra, in cima al pendio erboso, sono posti i resti del castello e il rifacimento di inizio novecento di una torre medievale. Il percorso prosegue in leggera salita attraversando una dolce valle e raggiunge il grazioso borgo di Prelle (1h dalla stazione). A sinistra dell’abitato, in corrispondenza di un piccolo edificio, si trova un area pic-nic sistemata all’ombra del bosco. Proseguendo sulla strada asfaltata, dopo alcune centinaia di metri, si giunge ad un bivio dove un’ampia strada col fondo in ghiaia sale a sinistra tra i castagni. La segnaletica presente indica, a sinistra, il percorso per il lago di Bertignano (vedi oltre) mentre per Zimone bisogna proseguire dritto.

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Il borgo di Prelle

Proseguendo ci si inoltra tra fitti boschi intervallati da prati e, seguendo sempre la strada principale asfaltata, si arriva a Zimone in circa 1 ora. Il paese è adagiato in un pianoro tra due creste della Serra, la morena (rilievo di origine glaciale) formatasi sul fianco sinistro dell’antico ghiacciaio della Dora Baltea. Tra 730.00 e 130.00 anni fa l’imponente ghiacciaio che fuoriusciva dalla Val d’Aosta ha accumulato i detriti che oggi formano questo rilievo, la più grande morena d’Europa, lunga circa 18 km e alta 600m nel massimo dislivello con la pianura di Ivrea. Terminata la via che giunge da Prelle ci si immette su una strada più ampia che presa verso sinistra conduce al centro abitato. In vista della chiesa di San Rocco, a destra, attraversare e prendere via Roma che passa a destra di questa. All’ imbocco della via è posto un pannello informativo con cartina. Avanzare lungo questa via e giunti all’ufficio postale salire a destra. Al successivo bivio prendere a sinistra guadagnando in breve la sommità del rilievo in corrispondenza di un edificio dell’acquedotto. Proseguire in discesa, inoltrandosi nel bosco, senza mai lasciare la strada principale. Dopo mezz’ora di cammino si raggiunge una strada asfaltata che si imbocca verso sinistra. Si è ormai giunti in vista del monastero di Bose, adagiato a destra tra i prati. Risalire la strada fino al bivio che sovrasta Bose, prendere la strada che scende a destra e dopo 10 m imboccare il sentiero accanto alla pineta che conduce all’accoglienza del monastero.

Da Salussola a Bose
attraverso il lago di Bertignano e Rolle


Distanza: 16 Km
Tempi di percorrenza, soste escluse: 4h

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“Gran Traversata del Biellese” (GtB)
Luogo di sosta presso il borgo di Prelle

Superato Prelle e giunti in corrispondenza dell’incrocio con i cartelli esplicativi prendere la strada a sinistra in salita. Ci si immette sull’itinerario escursionistico “Gran Traversata del Biellese” (GtB), che si seguirà fino a Bose, guidati dai segnavia bianco-rossi su fondo giallo. In 5 minuti si raggiunge un tornante dove in corrispondenza di un segnavia si prende a destra la strada meno evidente tra l’abbondante lettiera di foglie secche. Poco dopo, in corrispondenza di una nuova palina segnavia, la strada curva a sinistra in discesa e superati alcuni boschetti di pini si raggiunge un incrocio. Prendere a destra, proseguire senza svolte e superato il Roc della Regina, segnalato da un cartello, si giunge in un ampio pianoro coltivato in vista di alcune case. Si costeggia la recinzione della casa più vicina fino ad un incrocio in corrispondenza di un vecchio ricovero agricolo ben conservato. Svoltare a destra e seguire l’ampia strada in terra battuta fino ai ruderi della chiesa di Santa Elisabetta (30 min da Prelle).
Leggi tutto: Salussola - BoseSeguire le indicazioni GtB per il lago, prendendo a destra in corrispondenza dei cartelli indicatori. La strada prosegue senza grandi dislivelli e dopo un ampio tornante, quando si è prossimi ad una cascina, svoltare a destra senza raggiungerla (palina GtB rovinata). La strada si inoltra tra i castagni e dopo 5 min si raggiunge il monte Orsetto, dove in corrispondenza di due segnavia GtB ravvicinati (10m) è presente, a destra, una traccia di sentiero che aggira il piccolo rilievo. Esplorando la collinetta si rinvengono i resti di un’antica opera difensiva longobarda, i cui trinceramenti più evidenti sono posti sul versante opposto a quello a cui conduce la GtB.
Oltre il monte Orsetto si giunge ad un incrocio che si supera senza svolte, ignorando i cartelli cadenti. Al successivo bivio (palina GtB), in corrispondenza di una piccola quercia, si prende a destra.

 

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Il lago di Bertignano

Poco dopo, tra i vigneti, la strada giunge alla cascina Vanotta, da cui si domina il lago di Bertignano che si raggiunge percorrendo la breve discesa (1h da Prelle).

[Scorciatoia per Zimone. Giunti al lago di Bertignano si può accorciare il percorso dirigendosi direttamente verso Zimone. La strada asfaltata che costeggia il lago verso destra conduce ad un bivio dove un strada sale dietro ai tralicci. Si risale questa via e, superato un rustico casolare, si arriva ad un bivio dove si prende a destra, immettendosi nuovamente sulla GtB e sull’itinerario descritto più avanti.]  

 Purtroppo sono presenti cavi e tralicci elettrici che stridono fortemente con il grazioso scenario del lago. Nel bacino, di antica origine glaciale, sono state scoperte alcune piroghe di epoca preistorica. La GtB prosegue verso Rolle, il nucleo antico del comune di Viverone, costeggiando il lago verso sinistra. Si arriva ad una cappellina, dove le strade che seguono le sponde del bacino si congiungono. Si prosegue sulla via di fronte alla cappellina e si segue la via principale che scende tra le vecchie case. Si svolta a sinistra in Via Castello (attenzione, cartello poco visibile) e si giunge al ricetto, l’antica area fortificata medievale (15 min dal lago). Dal ricetto si gode di una magnifica vista sul lago di Viverone, fino ad ora non visibile e sui rilievi morenici (di origine glaciale) formati dal ghiacciaio che fuoriusciva dalla Val d’Aosta. A sinistra tra i colli boscosi si vedono il castello e la chiesa parrocchiale di Roppolo e a destra la pianura che si spinge fino ad Ivrea e allo sbocco della Val d’Aosta. Tra i resti del nucleo medievale, che in origine non aveva funzione abitativa, è presente una chiesina del XII sec. ed alcuni rustici originali che servivano a custodire le masserizie in caso di calamità. Guardando il lago, l’edificio seicentesco a destra sorge sul sito dell’antico palazzo signorile.

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Coltivi sulle sponde del lago di Bertignano

Tornati sui propri passi si aggira il ricetto superando la via di arrivo e si torna sulla strada principale in corrispondenza di un piazzale pavimentato di rosso. Si prende a sinistra in discesa e si raggiunge via Zimone, a destra, che si segue fino al vecchio lavatoio (1h e 30 min. da Prelle). Qui sono posti alcuni cartelli della GtB e il percorso prosegue in salita verso Zimone. Superata un’azienda vinicola prendere a destra al successivo bivio.
Dopo circa 30 minuti di cammino dal lavatoio si giunge ad un bivio dove si ha a destra un muretto a secco sovrastato da un boschetto di pini. La palina GtB è stata divelta. La strada a destra arriva dal lago di Bertignano (nota 1). Svoltare a sinistra e proseguire in salita fino a giungere a Zimone dopo altri 30 minuti. Giunti sull’ampio stradone che aggira il paese prendere a destra e dirigersi verso la chiesa di San Rocco che si vede a sinistra. In via Roma, a destra della chiesa (pannello informativo), ci si immette sull’itinerario descritto sopra e si prosegue sulla GtB Verso Bose.