Basilio il Grande, maestro di vita cristiana
Quest’anno il Convegno Ecumenico Internazionale di Spiritualità Ortodossa è giunto alla 30a edizione. Iniziato negli anni ’90 in una veste modesta, su proposta della prof.ssa Nina Kauchtschischwili (1919-2010), come convegno dedicato alla spiritualità russa all’indomani della caduta del muro di Berlino, articolato agli inizi degli anni 2000 in due sezioni distinte (bizantina e russa) e proseguito in tale forma per sette anni; riunificato quindi in un solo convegno a partire dal 2007, allo scopo di promuovere una partecipazione più larga (con tematiche di interesse comune) e il dialogo tra tutte le anime dell’ortodossia, dopo alcuni anni di interruzione (2019-2021), il convegno è stato ripreso nel 2022. L’idea di base che ci guida in questo nuovo ciclo è quella di approfondire figure di santità e di autori spirituali che sono sì alla base della tradizione ortodossa, ma che sono diventati patrimonio comune anche di tutto il mondo cristiano, tanto da poter essere definiti santi e dottori “ecumenici”.
Dopo s. Isacco di Ninive, i Detti dei Padri e delle Madri del deserto, quest’anno (dal 3 al 6 settembre) abbiamo voluto proseguire il percorso con uno dei principali santi padri della tradizione monastica orientale e occidentale, particolarmente caro anche alla nostra comunità fin dagli inizi: san Basilio il Grande (330-379), vescovo di Cesarea in Cappadocia.
San Basilio ha lasciato la sua impronta in molti ambiti della vita cristiana: nella teologia, nella liturgia, nel diritto canonico, nell’insegnamento sociale, nel monachesimo e nella spiritualità... Il nostro convegno, dopo aver presentato la poliedrica personalità del santo e il contesto in cui visse e operò, si è concentrato sul suo insegnamento relativo all’ascesi e alla spiritualità cristiane, espresso principalmente nella raccolta nota come Regole. Particolare attenzione è stata data anche alle attività di Basilio in ambito sociale, al suo rapporto con l'autorità politica, alle sue “strategie di comunione” nel contesto delle relazioni interecclesiali e alla sua predicazione del vangelo, ambiti tutti nei quali il suo insegnamento e modello restano rilevanti per i cristiani di oggi.
Gli interventi sono stati affidati sia a studiosi specialisti degli scritti basiliani (come Benoît Gain, sr. Chiara Curzel; Nicu Dumitrascu; sr. Marie Ricard), sia a teologi (come John Behr; Norman Russell; p. Amphilochios Miltos), sia a vescovi (Irenei of London and Western Europe; Maxim of Western America), sia a monaci e monache (p. Filaret Voloshyn, p. Agapie Corbu; m. Philothei Ioannidou; sr. Lisa Cremaschi).
Alle relazioni anche quest’anno si sono affiancati i “gruppi di lettura” in diverse lingue che hanno permesso di apprezzare in modo diretto i testi di Basilio e di confrontarsi sulle questioni da essi suscitate.
Il convegno ha visto una vasta partecipazione ed è stata un’intensa occasione di incontro e scambio fraterno, di cui rendiamo grazie al Signore.
fratel Luigi