7 luglio 2024
XIV domenica nell’anno
Marco 6,1-6
di Sabino Chialà
L’umanità di Gesù, l’ordinarietà del suo lavoro e della sua famiglia, sono di scandalo. Eppure è lì che siamo chiamati a riconoscere il Dio cristiano: nell’ordinarietà di una umanità che la fede sa aprire a un’altra dimensione, fino a vedere in quell’esistenza profondamente umana la narrazione dell’amore del Padre per l’umanità.
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30 giugno 2024
XIII domenica nell’anno
Marco 5,21-43
di Sabino Chialà
Per Gesù non vi è distanza che possa resistere alla forza della sua parola risanatrice, nella misura in cui l’essere umano le apra un varco. E questo varco, cui non può essere di impedimento alcuna barriera, neppure religiosa, si chiama “fede” e si esprime nel coraggio di credere alla parola efficace di Gesù che risana, salva e ridà la vita.
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23 giugno 2024
XII domenica nell’anno
Marco 4,35-41
di Sabino Chialà
Eccoci giunti all’altra riva: a quella della fede generata dall’ascolto fiducioso, che sa del seme invisibile che tuttavia è presente e opera; fede che si concretizza in consapevolezza che Gesù è presente. Questo è ciò che fa la differenza, e che trasforma degli uomini impauriti in uomini di fede: sapere che Gesù è lì, nella barca, anche quando questa è piena d’acqua e sembra colare a picco.
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16 giugno 2024
XI domenica nell’anno
Marco 4,26-34
di Sabino Chialà
Il seme della Parola agisce da se stesso, anche quando sembra troppo piccolo e insignificante. La sua forza è inversamente proporzionale alla sua piccolezza: un invito a non disperare dinanzi a ciò che sembra inadeguato, dinanzi alla Parola che quando è seminata sembra poca cosa, a confronto delle opposizioni e delle contraddizioni che incontra, eppure essa opera silenziosamente ed efficacemente.
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