Corsi di ebraico e greco biblico
I corsi di ebraico biblico si propongono di introdurre alla conoscenza della lingua in cui è scritto l'Antico Testamento.
I corsi di ebraico biblico si propongono di introdurre alla conoscenza della lingua in cui è scritto l'Antico Testamento.
30 Settembre - 05 Ottobre 2019 con Lara Sacco, monaca di Bose
07 - 12 Ottobre 2019 con Norberto Secchi, monaco di Bose
Corso introduttivo all’arte iconografica antica: teoria e realizzazione di un soggetto tradizionale
La preghiera cristiana, anche quando è personale, non è mai individuale, apre sempre a una comunione, è scuola di comunione: in essa si tratta di “lasciarsi disarmare” – come diceva il patriarca Athenagoras – di lasciarsi convertire dalle chiusure dei nostri egoismi al cuore dilatato “secondo la misura di Cristo”. La sfida è essenzialmente la stessa di quella dell’intera vita cristiana: lasciare agire lo Spirito in noi perché converta il nostro desiderio, per passare dalla pretesa di chiedere a Dio “Fa’ la mia volontà”, all’invocazione filiale “Sia fatta la tua volontà!”, che Gesù ha fatto propria in tutta la sua vita, fino alla morte, e non a caso egli ha posto al cuore e al centro della preghiera che ha insegnato ai suoi discepoli, il Padre nostro.
Programma della settimana
1. INTRODUZIONE GENERALE: Le caratteristiche della preghiera cristiana
2. PREGARE LA PAROLA: LA LECTIO DIVINA COME “MATRICE” E STRUTTURA FONDAMENTALE DELLA PREGHIERA CRISTIANA
3. I SALMI: LA PREGHIERA DEL POVERO
4. GESÙ MODELLO DI PREGHIERA NEI VANGELI
5. GESÙ MAESTRO DI PREGHIERA: IL “PADRE NOSTRO”
6. LE ESPRESSIONI DELLA PREGHIERA CRISTIANA (1): LA SUPPLICA, L’INVOCAZIONE DEL PERDONO, L’INTERCESSIONE
7. LE ESPRESSIONI DELLA PREGHIERA CRISTIANA (2): LA LODE E IL RINGRAZIAMENTO
8. PREGARE NELLA COMUNIONE DEL “CORPO DI CRISTO”: LA LITURGIA CRISTIANA E L’EUCARESTIA
9. CONCLUSIONE : “DIVENTARE PREGHIERA”, LA DIMENSIONE ESISTENZIALE DELLA PREGHIERA CRISTIANA
Settimane bibliche e di spiritualità
Gesù osservava come iniziava il giorno; osservava ciò che accadeva in una casa, per strada e nelle piazze; si fermava a guardare i campi di grano e i prati con i loro fiori; si avvicinava agli alberi per scrutare le loro gemme, sempre più gonfie in primavera; sapeva prestare attenzione a come una donna fa il pane, a come un pastore guida il gregge e ne conta le pecore, a come i bambini giocano sulle strade, a come un contadino semina e miete… È impressionante questo sguardo umanissimo di Gesù sul quotidiano della vita degli uomini e delle donne. È proprio da queste “visioni pensate” che nascevano le sue parabole, storie semplici e quotidiane in cui troviamo la sua creatività, la sua narrazione più originale del Dio che nessuno ha mai visto né può vedere, ma che Gesù voleva spiegarci e raccontarci.
sintesi di Ludwig Monti
Da lunedì 3 a sabato 8 agosto si terrà una settimana di riflessione su un elemento fondamentale della liturgia: la Preghiera eucaristica. Momento centrale e culminante dell’intera celebrazione, la Preghiera eucaristica è il modello della preghiera cristiana che è azione di grazie, benedizione, lode, memoriale, intercessione. Dopo una breve introduzione sull’origine, la struttura e la dinamica dell’anafora, Enzo Bianchi e Goffredo Boselli commenteranno ciascuna delle quattro principali Preghiere eucaristiche del Messale romano. Questi importanti testi della liturgia, che restano ancora oggi poco conosciuti, contengono una ricchezza biblica e una profondità teologica capace di nutrire la vita spirituale dei credenti.
sintesi di Goffredo Boselli
Il corso riprende la tradizione cristiana dei cosiddetti "vizi capitali" per operarne una rilettura interdisciplinare nell'oggi. La lista dei vizi capitali è una griglia che consente di leggere la persona, ma anche le sue relazioni interpersonali, sociali e politiche: essa dice qualcosa di profondo sull’essere umano e sul suo mondo. Parlando di vizi capitali noi parliamo di una possibilità dell’uomo. I vizi ci indicano, per via negativa, per contrasto, la via della nostra riuscita umana, ci indicano le vie grazie alle quali la nostra vita può essere bella e non degradata. Parlando di gola e lussuria, di invidia e avarizia, di collera, di accidia e di superbia verranno passati in rassegna il rapporto con il cibo e con la sessualità, con gli altri e con il denaro e le cose, con il tempo e con lo spazio, con la parola e con Dio. Rapporti vitali e delicati, passibili di distorsione, su cui dunque vigilare per viverli in maniera sempre più umanizzata.
sintesi di Luciano Manicardi