Non temere le sofferenze

Per tre volte nella nostra Regola risuona l’invito a non temere e sempre esso significa un atto di fiducia nell’evangelo e nella persona di Gesù Cristo. In particolare nel prologo si chiede di non temere la sofferenza che la vita quotidiana porta con sé e di farne un’occasione di sequela di Cristo.

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Fiducia e pace

Non procurarti beni, non preoccuparti del domani: sono due parole radicate nel vangelo che invitano alla fiducia, all’abbandono fiducioso, al rischio della fiducia… Il non possedere e il non preoccuparsi del domani diventano così le condizioni necessarie per donare la pace, per spandere benedizione e pace in coloro che incontriamo

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