30 ottobre 2022
Luca 19,1-10
XXXI Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
L’identità di una persona è fatta di numerosi strati, ma ciò che rimane basilare è l’umanità di ogni persona. E Zaccheo fa parlare proprio la sua umanità: non è in quanto ricco o socialmente importante che sta cercando di vedere Gesù, ma in quanto abitato dal desiderio di una conoscenza profonda di Gesù. Nemmeno Gesù si ferma al giudizio esteriore che potrebbe rinchiudere Zaccheo nel cliché del peccatore, ma manifesta il suo desiderio di incontrarlo, di avere comunione con lui. Luca ci presenta così l’incontro del desiderio di Dio e del desiderio dell’uomo, che è, per entrambi, desiderio di salvezza.
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23 ottobre 2022
Luca 18,9-14
XXX Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
L’autenticità della preghiera passa attraverso la qualità buona delle relazioni con gli altri che pregano con me e che con me formano il corpo di Cristo. E nello spazio cristiano, in cui Gesù Cristo è “l’immagine del Dio invisibile”, la preghiera, che sempre fa ricorso a immagini di Dio, altro non è che un processo di continua purificazione delle immagini di Dio a partire dall’immagine rivelata di Dio in Cristo, anzi nel Cristo crocifisso, immagine che contesta tutte le immagini manufatte di Dio.
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16 ottobre 2022
Luca 18,1-8
XXIX Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Pregare senza venir meno alla fatica e alla gioia della preghiera è una necessità vitale. Grazie ad essa, la nostra esistenza quotidiana viene inserita nella storia che la fede ci dice essere guidata da Dio. Grazie alla preghiera, noi prendiamo coscienza che la nostra quotidianità, così intersecata con vicende di male, di banalità, di non senso, di mediocrità, può trovare un senso nella più ampia storia che Dio conduce con noi e con il mondo.
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9 ottobre 2022
Luca 17,11-19
XXVIII Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
La fede è sempre grata, è sempre eucaristica, è sempre capace di azione di grazie. La fede porta il credente a ritenere che tutto è grazia, a credere che non solo ciò che egli ha, ma anche ciò che lui è, sta sotto il segno del dono preveniente di Dio, e questo rende la fede costitutivamente eucaristica. Potremmo dire che eucháristos, “capace di rendimento di grazie”, è il nome del cristiano.
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