25 marzo

Olio su MDF, 2011
GIUSEPPE CORDIANO, Annunciazione

Annunciazione del Signore

In questa solennità si ricorda il celebre episodio biblico dell'annuncio recato dall'angelo a Maria di Nazaret.
Maria, presentata da Luca come personificazione del resto povero e umiliato di Israele, di coloro che non attendono altro che la venuta del Messia, è nell'episodio odierno della Scrittura colei che, accogliendo mediante l'ascolto la parola di Dio recata dall'angelo, concepisce nel proprio grembo per opera dello Spirito santo il Figlio di Dio, la Parola dell'Altissimo fatta carne.
Maria è chiamata per questo nella tradizione patristica la nuova Eva, la madre di tutti i credenti: nei credenti, infatti, mediante la fede, il Signore ha deciso di stabilire la sua dimora.
Le prime tracce di una festa dell'Annunciazione risalgono alla prima metà del VI secolo, a Costantinopoli. La festa si diffuse progressivamente dalla capitale bizantina a tutto l'oriente e l'occidente. La sua collocazione nella data odierna, legata alla fissazione del Natale al 25 dicembre, le dona un tono marcatamente cristologico, rafforzato dal fatto che in occidente il 25 marzo era legato fin dall'antichità alla memoria dell'incarnazione, della passione e della resurrezione di Cristo.
Per mantenere il legame della festa odierna con il Natale e consentirne nel contempo la celebrazione solenne, l'antica liturgia mozarabica preferiva commemorare l'annunciazione il 18 dicembre, mentre quella siriaca dedica tuttora alla pericope lucana dell'annuncio a Maria le ultime due domeniche prima del Natale, quella ambrosiana riserva tale pericope per la domenica di avvento detta dell'Incarnazione.


TRACCE DI LETTURA

Oggi è rivelato il mistero che è da tutta l'eternità:
il Figlio di Dio diventa Figlio dell'uomo;
partecipando a ciò che è inferiore,
ci rende partecipi delle cose più alte.
Adamo all'inizio fu ingannato:
cercò di diventare Dio, ma non vi riuscì.
Ora Dio diventa uomo,
per divinizzare Adamo.
Si rallegri la creazione ed esulti la natura:
l'arcangelo sta con timore davanti alla Vergine,
e con il suo saluto: «Rallegrati» reca
l'annuncio gioioso che il nostro dolore è finito.
O Dio, che ti sei fatto uomo per la tua misericordiosa compassione,
sia gloria a te!
(Orthros, Liturgia ortodossa, Orthros della festa dell'Annunciazione)


PREGHIERA

Signore Dio nostro,
oggi noi riviviamo
l'annunciazione dell'angelo alla vergine Maria,
che accogliendo la tua parola
ha permesso al Verbo di farsi carne:
rendici disponibili come lei
a compiere la tua volontà
e ad acconsentire alla salvezza
che tu ci doni in Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE
Eb 10,4-10 (vigilia); Is 7,10-14; Ef 1,3-12; Lc 1,26-38


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Annunciazione di nostro Signore alla beata vergine Maria

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Annunciazione del Signore (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (16 baramhāt/maggābit):
Michele I (+ 767), 46° patriarca di Alessandria (Chiesa copto-ortodossa)
Giusto (II sec.), patriarca di Alessandria (Chiesa copto-cattolica)

LUTERANI:
Annunciazione della nascita del Signore a Maria
Ernesto il Pio (+ 1675), duca di Sassonia

MARONITI:
Annunciazione della Vergine

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Evangelizzazione della santissima Madre di Dio e sempre vergine Maria
Basilio di Poiana Mārului (+ 1767), esicasta (Chiesa romena)

SIRO-OCCIDENTALI:
Annunciazione alla Madre di Dio

SIRO-ORIENTALI:
Annunciazione del Signore alla Madre di Dio (Chiesa caldea e malabarese)

VETEROCATTOLICI:
Annunciazione a Maria