Camminare insieme verso Gesù

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6 gennaio 2025

Celebrare la manifestazione del Signore Gesù ai pagani significa celebrare il divenire luce di una faticosa ricerca condotta “come a tentoni” (At 17,27) da coloro che sono stati i nostri padri e le nostre madri nella fede. Come cristiani provenienti dalle genti, infatti, siamo discendenti di popoli saliti a Gerusalemme partendo da altre terre, condotti dalla sapienza di Dio verso le Scritture da lui donate al suo popolo Israele, e poi da lì, da quell’alleanza di amore sigillata con quel popolo, illuminati fino a discernere in quel bambino figlio di ebrei poveri il Messia atteso, destinato a regnare sull’universo e nei nostri cuori.

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Iniziare nel Nome del Dio che salva

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1 gennaio 2025

Vi sono persone e eventi che con la loro venuta e il loro accadere danno al tempo una connotazione diversa, altra, nuova. Nella mite e umile esperienza cristiana vi è un nome la cui nascita, la cui esistenza, la cui morte e la cui resurrezione costituisce quanto di più alto sia mai accaduto sotto il sole. Con l’apparizione di quel “nato da donna” (Maria), di quel “nato sotto la legge” (circoncisione), il tempo, come scrive Paolo ai Galati, ha raggiunto la sua pienezza, la storia è pervenuta al suo compimento (cf. Gal 4,4). Nato il cui nome è Gesù, che significa “il Signore salva”. 

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Nel tempio, anno dopo anno

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30 dicembre 2024

Una lucidità affinatasi negli anni, una sapienza più forte di ogni smarrimento... per noi che ci sentiamo forse confusi e in ricerca di una casa, per i nostri giorni così incerti e talvolta tentati dal disfattismo, per l’anno che si chiude e quello che inizia e che vorremmo salvati da quanto ci può corrodere dentro.

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Figlio di Adamo e nostro fratello

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31 dicembre 2024

Questa pagina del Vangelo può suscitare la nostra perplessità. Tutto sommato, ci aspettiamo una genealogia da Matteo, l’evangelista più impregnato di Antico Testamento e che, non a caso, apre il suo racconto con ciò che più conta nella cultura semitica: l’iscrizione in una storia (Mt 1,1-17) e l’imposizione di un nome da parte di chi porta avanti quella storia (Mt 1,18-25). Benissimo; ma cosa c’entra Luca, il più greco degli evangelisti, con tutto questo? E perché fare calare dall’alto questa genealogia, come un meteorite, non alla nascita di Gesù ma quando sta per iniziare la sua vita pubblica?

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