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XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale

Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse

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Semplice monaco, eletto vescovo di Ninive e dimessosi dopo solo cinque mesi per ritornare alla vita anacoretica, Isacco, vissuto in Mesopotamia nel VII secolo, è un autentico “santo ecumenico”, amato e letto ben oltre i confini della sua chiesa di appartenenza, l’antica Chiesa siro-orientale, per altro non più in comunione con il resto della cristianità a partire dal V secolo. Il nostro convegno, che raccoglie a Bose alcuni dei massimi esperti dell’opera di Isacco, intende mettere in luce i molteplici aspetti del suo ricco insegnamento spirituale, che, fondato sui due cardini dell’umiltà e dell’infinita misericordia di Dio, continua ancor oggi a toccare i cuori dei credenti e a essere una fonte inesauribile di ispirazione per la vita cristiana, un forte appello a riscoprire il cuore del vangelo, ritrovando la pace e la gioia profonde che sono dono di Dio e aprendosi alla compassione universale.

Discorso di chiusura

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XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale

Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse

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Grazie a voi tutti, che avete reso possibile il nostro incontro, ciascuno per la sua parte: i relatori, per la loro sapienza e passione nel renderci partecipi dei tesori scoperti lungo le loro ricerche; i rappresentanti delle Chiese che ci hanno fatto esperire la cattolicità della Chiesa di Cristo; i monaci e le monache; i più giovani ai quali affidiamo il compito di continuare a studiare e ad amare la sapienza di Isacco; e ciascuna e ciascuno…

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7 settembre 2022 - Foto e sintesi

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XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale

Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
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I lavori di gruppo hanno favorito la conoscenza reciproca e, per mezzo del confronto sui testi letti, hanno fatto emergere l’attualità dell’insegnamento di Isacco per noi uomini e donne di oggi, spesso tentati di dimenticare in molti modi la nostra debolezza e pur sempre costretti a confrontarci con essa.

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8 settembre 2022 - Foto e sintesi

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XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale

Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse

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La terza giornata del Convegno si è aperta con la relazione del professor Nestor Kavvadas: "L'ascesi evangelica: la lotta per ridiventare umili". Uno dei cardini del pensiero di Isacco è infatti la riflessione sull'umiltà, che acuisce il discernimento e innalza il semplice e l'incolto. L'umiltà non è un fine in sé, ma ha il potere di correggere la concezione fallace che l'uomo ha del suo rapporto con Dio. L'uomo, infatti, per natura desidera la somiglianza con Dio più di ogni altra cosa, ma il superamento della creaturalità cui l'essere umano anela è donato dall'incarnazione del figlio di Dio e non dall'innalzarsi dell'uomo. Come può allora l'essere umano, nella sua vita, acquisire l'umiltà? Dagli scritti di Isacco emerge la consapevolezza che la vera umiltà è dono di Dio, e in ultima istanza è il Paraclito stesso, che scende su colui e colei che prega.

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9 settembre 2022 - Foto e sintesi

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XXVIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
S. ISACCO DI NINIVE
e il suo insegnamento spirituale

Monastero di Bose, 6-9 settembre 2022
in collaborazione con le Chiese ortodosse

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L’ultima giornata del Convegno ha visto due relazioni molto interessanti, per più di un verso il coronamento dei lavori delle giornate precedenti. Nella prima il professor Pablo Argárate dell’università di Graz ha affrontato l’escatologia di Isacco di Ninive: un’escatologia che non ignora realtà come il male, il peccato e la morte, al contrario le prende come punto di partenza senza però farne delle realtà immutabili: il male, il peccato e la morte non sono sempre esistiti e verrà un tempo in cui non esisteranno più, mentre di fronte, prima e dopo di essi l’amore di Dio per ogni creatura è eterno e indefettibile: lo stesso inferno, che è la negazione estrema di questo amore, non può in alcun modo vincerlo.

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