15 gennaio

Serafim di Sarov (1759-1833)
monaco

Nel 1759 nasce a Kursk, in Russia, Prochor Mošnin, diventato più tardi uno dei più amati monaci russi e canonizzato dal Patriarcato di Mosca il 19 luglio del 1903 con il nome di Serafim di Sarov. Recatosi diciottenne in pellegrinaggio alle Grotte di Kiev, Prochor fu indirizzato dallo starec Dositeo all'eremo di Sarov, dove intraprese con tale convinzione la vita monastica da ricevere alla professione il nome di Serafim, «l'ardente». Per vivere con maggiore profondità la ricerca dell'umiltà evangelica, egli ottenne nel 1794 il permesso di ritirarsi nella vicina foresta, dove coltivò nella preghiera e nell'ascolto delle Scritture il proprio desiderio di comunione con Dio; Serafim visse così, salvo brevi interruzioni, fino al 1810 nel silenzio e nell'isolamento più totali. Ricevuto l'ordine di rientrare nel monastero, dopo altri cinque anni vissuti da recluso nella sua piccola cella a Sarov, Serafim aprì la porta ella sua cella per accogliere quanti venivano a chiedergli consigli spirituali. Egli indicava qual'è il fine della vita cristiana: l'acquisizione dello Spirito santo. Profondamente pacificato dalla grande intimità con Dio, Serafim era ormai divenuto un uomo radioso, pasquale, uno starec capace di guidare altri nella vita spirituale. Fondò poco lontano da Sarov, una comunità femminile di cui fu padre spirituale fino alla morte, sopraggiunta il 1 gennaio 1833.


TRACCE DI LETTURA

La preghiera, il digiuno, le veglie e tutti quanti gli altri precetti cristiani, per quanto di per se stessi possano essere buoni, tuttavia non nel loro semplice adempimento consiste per noi il fine della vita cristiana, anche se pure essi servono quali mezzi indispensabili per raggiungere tale fine. Il fine autentico della nostra vita cristiana consiste, invece, nel conseguimento dello Spirito santo di Dio.
E soltanto le buone azioni compiute unicamente per amore di Cristo ci recano i frutti dello Spirito santo.
(Serafim di Sarov, Colloquio con Motovilov )


PREGHIERA

Signore Dio,
che hai dato a Serafim di Sarov
un cuore fiammeggiante
della gioia del Cristo risorto
e lo hai reso portatore dello Spirito
in mezzo ai fratelli e alle sorelle,
concedici di acquisire
il dono dello Spirito santo
per il discernimento di ogni pensiero,
la lotta contro il tentatore
e la pace del cuore.
Per Cristo nostro unico Signore.


LETTURE BIBLICHE
Gal 5,22-6,2; Lc 6,17-23


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Mauro e Placido (VI sec.), discepoli di Benedetto (calendario monastico)

COPTI ED ETIOPICI (6 ṭūbah/ṭerr):
Circoncisione - Nome di Gesù

LUTERANI:
Traugott Hahn (+ 1919), testimone fino al sangue in Estonia

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Paolo di Tebe (+ ca 341), anacoreta
Giovanni il Calabita «dall'evangelo d'oro» (V sec.), monaco
Ritrovamento delle reliquie di Serafim di Sarov (1991) (Chiesa russa)
Gabriele di Lesnovo e Procoro di Pčinja (X-XI sec.), anacoreti (Chiesa bulgara)

SIRO-OCCIDENTALI:
Nostra Signora delle sementi

14 gennaio

LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giuliano (+ 690), vescovo di Toledo (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (5 ṭūbah/ṭerr):
Eusinio (+ 362), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
George Fox (+ 1691), quacchero in Inghilterra

MARONITI:
Ilario di Poitiers (+ ca 310-367), vedi al 13 gennaio
Santi martiri del Sinai (IV-V sec.)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Chiusura della festa delle Teofanie
I 38 padri massacrati sul Sinai (V sec.)
I 43 padri massacrati a Raithu (V sec.)

VETEROCATTOLICI:
Serafim di Sarov (+ 1759-1833), monaco eremita, vedi al 15 gennaio

13 gennaio

Ilario di Poitiers (ca 315-367)
pastore

Oggi le chiese d'occidente ricordano Ilario, vescovo di Poitiers, il primo grande teologo latino. Della sua nascita, avvenuta intorno al 315, e della sua giovinezza non sappiamo quasi nulla. Cresciuto nel paganesimo, Ilario mostrò indubbiamente di possedere una vasta cultura e di essere abitato da una profonda ricerca della verità. Giunto alla fede mediante lo studio delle Scritture, egli lascerà trapelare in tutte le sue opere la sua vasta conoscenza e assimilazione dei testi biblici.
Eletto vescovo di Poitiers intorno al 350, poche anni dopo fu deposto e esiliato in Asia Minore dal 356 al 359, a motivo dell'ardore con cui aveva combattuto la diffusione sempre più capillare dell'arianesimo. In esilio egli scrisse, a difesa della divinità di Cristo, il trattato La Trinità, la sua più completa e penetrante opera teologica. Ilario fece tesoro, nel tempo del suo soggiorno asiatico, della notevole sfumatura di posizioni che caratterizzava le controversie cristologiche in oriente, e trasmise ciò che aveva appreso a tutto l'occidente. Per la sottigliezza della sua espressione e per l'ampiezza della sua comprensione dei problemi posti dal concilio di Nicea, può essere considerato, assieme a Tertulliano e Novaziano, il creatore del linguaggio teologico dell'occidente. Sempre in esilio, egli seppe affinare il proprio metodo esegetico grazie alla lettura delle opere di Origene, e ritornato in occidente compose un pregevole commento ai Salmi, rimasto incompiuto. Morì attorno al 367, dopo aver combattuto a fianco di Eusebio di Vercelli contro Aussenzio, vescovo ariano di Milano.


TRACCE DI LETTURA

Serba incontaminata, ti prego, la santità di questa mia fede, e fino alla mia morte concedimi di udire la voce della mia coscienza.
Fa' che io mi mantenga sempre fedele alla verità che ho professato nel Simbolo della mia rigenerazione, quando sono stato battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito santo.
Fa' che io adori te, nostro Padre, e insieme con te il Figlio tuo, che io riceva il tuo Spirito santo, il quale procede da te mediante il tuo Unigenito.
Infatti io ho un valido testimone alla mia fede che dice: «Padre, tutte le cose mie sono tue e le tue mie» (Gv 17,10). Questo testimone è il mio Signore Gesù Cristo, che abita in te, procede da te e con te è Dio eternamente: egli è benedetto nei secoli dei secoli. Amen
(Ilario di Poitiers, La Trinità 12,57)


PREGHIERA

Dio onnipotente e misericordioso,
concedi al tuo popolo
di conoscere e professare,
nella vera fede dei padri,
la divinità del Cristo tuo Figlio,
di cui il vescovo Ilario
fu tenace testimone e maestro.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
1Gv 2,18-25; Mt 11,25-30


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Ilario, vescovo di Poitiers, maestro della fede
Kentigern (+ 603), vescovo missionario a Strathclyde e in Cumbria
George Fox (+ 1691), fondatore della Società degli Amici

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Ilario, vescovo e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (4 ṭūbah/ṭerr):
Giovanni, apostolo ed evangelista
Distacco del piede di Takla Hāymānot (+ 1313)
Liqānos (V-VI sec.), monaco
Nārdos di Bizan (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Ilario di Poitiers, vescovo in Gallia

MARONITI:
Giacomo di Nisibi, confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Ermilo e Stratonico di Singiduno (Belgrado, + 315), martiri
Sabaia (XI sec.), monaca (Chiesa georgiana)

VETEROCATTOLICI:
Ilario di Poitiers, vescovo