«Venir fuori» dall'esistenza condotta fino a questo giorno
Cristo chiama e, senza ulteriore intervento, chi è chiamato obbedisce prontamente. Il discepolo non risponde confessando a parole, la sua fede in Gesù, ma con un atto di obbedienza.
Cristo chiama e, senza ulteriore intervento, chi è chiamato obbedisce prontamente. Il discepolo non risponde confessando a parole, la sua fede in Gesù, ma con un atto di obbedienza.
Ciascuno di noi è amato e chiamato da Dio in modo unico, inconfondibile. La «scelta» può aver luogo soltanto se il cristiano vive in unatteggiamento di fondamentale apertura e disponibilità e si sforza continuamente di conservare questo atteggiamento. Ciò significa soprattutto che le decisioni veramente vitali non vanno prese in base a criteri di utilità e convenienza, e che non si deve escludere nessuna delle possibilità che Dio segnala.
La fretta nella preghiera, così come il senso di stanchezza, sono il segno che ti aggrappi al tempo materiale, privo delle benedizioni dello Spirito e delle aspirazioni all'eternità. La percezione del tempo materiale, dell'importanza dei minuti, delle ore, delle azioni umane temporali che ti attendono dopo la preghiera, contribuisce a soffocare in te lo Spirito e a impedirti di godere della percezione dell'eternità e di vivere in essa durante la preghiera.