La via della vita

Davide Balliano, UNTITLED_0231_3636_2022_A
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21 marzo 2025

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 7,12-20 - (Lezionario di Bose)

In quel tempo Gesù disse:" 12Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
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Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano14Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!  15Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! 16Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? 17Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 20Dai loro frutti dunque li riconoscerete.


“Tutto quello che volete che gli uomini facciano a voi …”: queste parole ci chiedono una conoscenza vigile e misericordiosa su noi stessi, che si apre a una conoscenza vigile e misericordiosa sugli altri.

A quei farisei che volevano metterlo alla prova chiedendo quale fosse “il più grande comandamento” Gesù parla dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo: “Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti” (Mt 22,40). E Paolo dirà: “Chi ama l’altro ha adempiuto la Legge … pienezza della Legge è infatti la carità” (Rm 13,8-10) e: “Tutta la Legge trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Gal 5,14). La Legge e i Profeti ci conducono per mano su questa via, ed è la via che anche Gesù percorre: facendo del bene e guarendo, seminando la parola su tutti i terreni, amando i suoi fino alla fine, fino al compimento. Ha sempre amato con tutto sé stesso fino a dare la sua vita sulla croce.

Chi è chiamato a seguirlo in un amore libero e liberante, si trova in contrasto con la logica del mondo che ancora abita in lui e con coloro che gli sono ostili, e non comprendono uno stile di vita che non si adegua ai valori dominanti, ai modelli correnti. Questo significa passare attraverso una “porta stretta”, proseguire su una “via angusta” che ci è resa possibile solo dall’amore, solo dal guardare con insistenza a Colui che ci precede e che ha aperto un sentiero ai nostri passi.

Ormai i nostri passi possono muoversi su una via di vita, di comunione, di benedizione, nonostante tutto, e conduce alla gioia del Regno dei cieli. Su questa via sperimentiamo l’impotenza salvifica dell’uomo e il soccorso della potenza salvifica di Dio. Sperimentiamo che, imparando da Gesù, il giogo diviene dolce e il carico leggero (cf. Mt 11,30).

Questo cammino ci pone in una compagnia di fratelli e sorelle che come noi cercano di credere all’amore del Signore, cercano di vivere un amore fraterno vicendevole. Ma il cammino è lungo e varie voci si levano ad indicare quale sia il miglior sentiero da percorrere: c’è chi lo fa per seguire il Signore, c’è chi lo fa per seguire sé stesso. Così si inseriscono prospettive che sembrano vantaggiose spiritualmente ma portano su terreni velenosi. I falsi profeti si vestono di discorsi affascinanti ma dentro non li brucia l’amore di Cristo. 

Così è importante avere vigilanza sulla nostra vita e discernimento nel verificare le opere dei “falsi” profeti, guardare ai frutti che la loro vita produce, sapendo che “frutti dello Spirito sono amore, gioia, pace, grandezza d’animo, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22).

fratel Domenico