Preghiera dei giorni: Sabato (IV)

27 luglio 2024

MARTIROLOGIO

INTRODUZIONE

Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca canterà la tua lode
Dio, fa’ attento il mio orecchio
perché ascolti la tua parola.

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito santo
com’era nel principio, ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

INNO

Signore eterno della storia
che avvolgi il mondo nell’amore
noi attendiamo il tuo ritorno
offriamo a te la nostra lode.

Il tempo è breve per noi tutti
e si avvicina il tuo giorno
riporta a te i nostri passi
saremo insieme accanto a te.

Accorda a noi salute e grazia
saremo anziani senza notte
concedi a noi la morte santa
sarà la pace senza fine.

È gloria a te, o Padre buono
è gloria a te, Gesù Signore
è gloria a te, o Soffio santo
per tutti i secoli in eterno.

SALMO 20

2 Il Signore ti risponda nel giorno dell’angoscia
ti protegga il Nome del Dio di Giacobbe
3 ti mandi l’aiuto dal suo Santo
ti porti un soccorso da Sion.

4 Egli ricordi tutte le tue offerte
il tuo olocausto gli sia gradito
5 ti conceda ciò che il tuo cuore desidera
porti a compimento ogni tuo progetto.

6 Noi canteremo per la tua salvezza
innalzando il nome del nostro dio:
il Signore esaudisca tutte le tue richieste.

7 Ora io so che il Signore
darà la salvezza al suo Messia
gli risponderà dai cieli del suo Santo
con la forza della sua destra che salva.

8 Gli uni contano sui carri, gli altri sui cavalli
noi invochiamo il Nome del Signore nostro Dio
9 quelli vacillano e cadono
noi restiamo in piedi e siamo saldi,
10 Signore, salva! ci risponderà il Re Messia
nel giorno in cui noi lo invochiamo.

VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 13,24-30 (Lezionario di Bose)

In quel tempo Gesù 24espose una parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?». 28Ed egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo!». E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?». 29«No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio»».

Se vuoi leggi il commento a questo vangelo scritto da un fratello o una sorella di Bose

CONTEMPLAZIONE

℟. Noi ti ascoltiamo, Signore!

Padre delle Dieci parole,
accompagna il nostro cammino nel deserto
e liberaci dalla tentazione di darci salvezza da soli. ℟.

Quando ci perdiamo nelle nostre scelte,
la tua fedeltà sia il terreno della nostra libertà. ℟.

Quando siamo offuscati dall’immagine di noi stessi,
spingi il nostro sguardo a discernere l’invisibile. ℟.

Quando ci vantiamo di averti come Dio,
ricordaci che il tuo Nome è impronunciabile. ℟.

Quando non sappiamo più riposarci,
portaci ad accogliere la benedizione del settimo giorno. ℟.

Quando contraddiciamo i nostri genitori,
fa’ che non dimentichiamo che sono le nostre radici. ℟.

Quando l’altro diventa un nemico,
la tua misericordia apra vie di pace. ℟.

Quando si raffredda o viene a mancare l’affetto,
rinnova in noi lo slancio dell’amore verso l’altro. ℟.

Quando sorge in noi il desiderio del possesso,
ricordaci che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. ℟.

Quando siamo tentati di scrutare le colpe degli altri,
metti in noi l’audacia della vera umiltà. ℟.

Quando sentiamo il desiderio di essere altri,
rendici la gioia di essere noi stessi. ℟.

Padre delle Dieci parole,
accompagna il nostro cammino nel deserto
e insegnaci la tua legge come legge di libertà. ℟.

ORAZIONE

Preghiamo:

Dio nostro Padre,
all’inizio di questo giorno
ci hai chiamati per celebrare la tua lode
e ci insegni con la Parola e lo Spirito
a dimorare alla tua presenza:
concedi alla tua chiesa e a Israele tuo popolo
il dono della fedeltà,
affinché possiamo cantarti in presenza degli angeli
nell’attesa della venuta gloriosa del tuo Messia,
Gesù Cristo, tuo Figlio,
benedetto ora e nei secoli dei secoli.

– Amen.

PADRE NOSTRO

BENEDIZIONE

Benediciamo il Signore
– rendiamo grazie a Dio.

Il Signore vi conceda
di non trascurare il dono spirituale che è in voi
e di vigilare nella perseveranza.

– Amen