Primo Mazzolari
Seguendo questa linea, critica l'intervento degli Stati Uniti nella guerra di Corea; nel gennaio del 1951 a un convegno delle Avanguardie cristiane, movimento da lui fondato, ripercorre la sua storia e a partire da essa mette in questione la giustificazione della guerra.
L'attenzione alla storia, ai suoi eventi, alle nuove condizioni della guerra portano don Primo a un passaggio importante. Proprio la sua attenzione ad un cristianesimo incarnato, che sia capace di misurarsi sui fatti, e sia in grado di modificarli, lo conduce ad abbandonare vecchie categorie, che appartengono ad una lunga stagione storica, ma ora appaiono inadeguate rispetto al mutare dei tempi: “Se non vogliamo che la guerra con tutte le sue inutili stragi si insinui nei nostri piani, in nessun modo, non possiamo ammettere nessuna eccezione, né di guerre difensive, né di guerre rivoluzionarie”.