Fede come fiducia
La fede ci apre alla potenza di Dio: siamo liberati nel nostro intimo e il nostro cuore è salvato. È come se Dio aprisse un chiavistello nel nostro io profondo e spalancasse una porta attraverso la quale può farsi breccia per inondarci come un torrente e trascinarci nell’amore e nell’Onnipotenza che ci fa rivivere, similmente a quanto è accaduto il mattino di Pasqua, quando Gesù è resuscitato dai morti in virtù dell’onnipotenza della gloria del Padre. La fede è questo evento sorprendente che si impadronisce non solo della nostra intelligenza, ma di tutto il nostro essere. Ne usciamo rimpiccioliti e, per così dire, come sperduti. Piccoli nei confronti di noi stessi, degli altri e di Dio, eppure mai schiacciati, anzi, liberati ad opera di questa illimitata fiducia in lui “che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare” (Efesini 3,20), e sempre disponibili per i miracoli che il Signore continuerà a compiere attraverso la nostra fede (André Louf, {link_prodotto:id=307}, Qiqajon, Bose 1990, pp. 33-34.38-39.42).