Con passi di pellegrini
VISITA ALL' ALTIPIANO DEL TUR ‘ABDIN IN TURCHIA
Là dove i monti dell’Anatolia precipitano nella fertilissima piana mesopotamica, si fa spazio l’arido altipiano del Tur ‘Abdin, il “monte dei servi [del Signore]”. Costellato di monasteri e villaggi cristiani fin dal IV secolo, quando patriarchi e fedeli vi si rifugiarono cercando scampo dalle scorrerie che devastavano la Mesopotamia, divenne cuore pulsante della chiesa siro-occidentale. Un cuore però sempre trafitto, martoriato da stragi e persecuzioni, fino al grande massacro di inizio ‘900, il seyfo, come lo chiamano, che costrinse la maggior parte dei già pochi superstiti a fuggire. Un cuore che nonostante tutto non ha mai smesso di battere. “È come Gerusalemme – ci ha confidato il vescovo Filoxínos di Mardin – molti di noi se ne sono andati sbattendo la porta, con un misto di paura, tristezza e rabbia, ma la radice che li legava a questa terra era troppo forte”.