Ciò senza il quale vivere non sarebbe più vivere
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All’origine e poi nel corso dell’intera vita cristiana c’è quel mutamento radicale di cui trovo un’espressione significativa in una parola dell’apostolo Pietro. Dopo il discorso di Gesù sul pane di vita, tutti se ne vanno: “È pazzo”, dicono. Il che significa: è estraneo alla nostra ragione. “Volete andarvene anche voi?”, domanda Gesù ai suoi discepoli. Liberi di farlo. “Da chi andremo? – risponde Pietro – Tu hai le parole della vita” (cf. Gv 6,67-68). Pietro non capisce di più, però sa già che partire vorrebbe dire lasciare la propria vita. Ciò che quell’uomo gli ha svelato della sua stessa esistenza. Gesù non è ciò che egli possiede, ma ciò senza il quale vivere non sarebbe più vivere. Egli è già l’essenziale, e resta differente; necessario, e imprendibile.