Una stanza di quiete
Un antico detto ricorda che il senso di un recipiente non sta nel guscio ma nel vuoto. Così è di questa stanza. È per quanti vengono qui per riempire il vuoto con ciò che trovano nel proprio centro di quiete.
Un antico detto ricorda che il senso di un recipiente non sta nel guscio ma nel vuoto. Così è di questa stanza. È per quanti vengono qui per riempire il vuoto con ciò che trovano nel proprio centro di quiete.
Le relazioni ecumeniche si nutrono di incontri fraterni, di amicizie intessute negli anni, di conoscenza reciproca di ciò che arde nel cuore dell’altro, di condivisione di sofferenze e di gioie. Che ne è allora di questi scambi nel quotidiano, di questi incontri fecondi nella nuova stagione segnata dalla pandemia e dal distanziamento che richiede?
La cura per la natura implica una rigenerazione dei rapporti umani e dello stile di vita. Ecco perché “non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia” (Francesco, Laudato si’ 118). Ecco perché la costruzione di un nuovo pensiero e di un nuovo paradigma all’altezza del problema ecologico globale è inseparabile dalla promozione di un umanesimo planetario