Il miracolo della relazione

Leggi tutto: Il miracolo della relazione

4 luglio 2024

Gesù vede, “vede la fede” di quel paralitico e dei compagni che lo portano. Non si limita a notare che hanno fede, non si gongola nel considerare che essi credono nelle sue capacità taumaturgiche. Il suo sguardo non si fissa né sulla fede in astratto, né su sé stesso ma su quegli uomini: Gesù vede la loro fede. Sa che per loro la malattia è conseguenza del peccato e non si sofferma a smentire questa convinzione tradizionale. Lo farà altrove (cf. Gv 9,3), ma qui non lo ritiene necessario. Gesù vede quell’uomo e capisce che un semplice “alzati e cammina” non gli basterebbe. Quell’uomo è schiacciato dai sensi di colpa, letteralmente paralizzato dalla sensazione di essere stato punito da Dio, ma crede che quel nazareno può liberarlo. È questa la fede che Gesù vede e così a quell’uomo dice: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati”.

Continua la lettura

Tommaso, nostro fratello gemello

Leggi tutto: Tommaso, nostro fratello gemello

3 luglio 2024

Dopo la celebrazione liturgica nei giorni scorsi della solennità dei santi Pietro e Paolo e della festa del Collegio apostolico, oggi facciamo memoria ancora una volta di un amico e discepolo di Gesù, testimone insieme agli altri apostoli della sua risurrezione. È Tommaso, che compare discretamente nelle liste dei nomi dei dodici apostoli nei vangeli sinottici, e che l’evangelista Giovanni ci presenta con le sue tinte caravaggiesche, come un nostro fratello “gemello” – Didimo – nell’esuberanza febbrile e passionale, nella ricerca ansimante della verità, nell’inquietudine, nella doppiezza, nel dubbio, nella titubanza.

Continua la lettura

Sulla barca con Gesù

Leggi tutto: Sulla barca con Gesù

2 luglio 2024

Matteo rilegge in chiave ecclesiale e cristologica l’episodio della tempesta sedata. La barca è la chiesa chiamata ad attraversare il mare della vicenda umana, acque avverse da spaventare al punto da sentirsi perduti. Un “grande sconvolgimento”, un risveglio della coscienza alla consapevolezza che la fedeltà a Gesù e al suo vangelo possono costituire un segno di contraddizione da generare avversione e persecuzione fino alla condanna a morte. 

Continua la lettura