Vangelo del giorno
24 giugno 2025
Le rotture ci appartengono. Le rotture ci definiscono. Alcune sono lacerazioni che non si ricompongono facilmente o forse non si ricomporranno mai. Esistono però rotture vitali, feconde, generative di novità. Giovanni il profeta battezzatore, tanto amato dalla tradizione monastica – che lo ricorda come il primo, il “principe” dei monaci – e popolare, è una di queste rotture. Di quelle rotture rare che fanno la storia, forzano l’aurora a nascere, tracciano sentieri mai prima mappati, mai prima nemmeno immaginati. Forse pochi esseri umani hanno l’ardire di “essere rotture” nell’arco delle loro fragili e fugaci esistenze.
Vangelo della domenica
22 giugno 2025
Corpo e Sangue del Signore
Luca 9,11b-17 (Gen 14,18-20; 1Cor 11,23-26)
di Luciano Manicardi
Il cibo eucaristico, significato dal pane e dal vino, simboli della vita così elementari e pregnanti, anticipa e prefigura quella vita eterna e quella comunione senza più ombre con Dio che, donata in Cristo, sarà realtà per sempre e per tutti nel Regno di Dio. Mentre fa memoria di tutta la vita di Cristo, l’eucaristia assume anche l’intera vita dell’uomo attraverso i simboli del pane e del vino.