Piero Stefani - Visioni bibliche di Gerusalemme

2 aprile 2017

Piero Stefani
Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale e Università statale di Milano

Il professor Piero Stefani, uno dei più accreditati studiosi all’interno del dialogo ebraico-cristiano, ci ha guidati alla scoperta dell’identità e dello statuto di Gerusalemme attraverso le diverse immagini bibliche contenute nell’Antico e nel Nuovo Testamento.

A fianco delle numerose prospettive bibliche, soprattutto profetiche, secondo le quali Gerusalemme sarebbe il centro del mondo, l’origine di ogni uomo e il luogo a cui tutti i popoli saliranno alla fine dei tempi, Piero Stefani ci ha proposto di guardare alla città santa come ne parla il profeta Isaia al capitolo 19.

In Is  19, 23-25 si legge: “In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria, e gli Egiziani renderanno culto insieme con gli Assiri. In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una benedizione in mezzo alla terra. Li benedirà il Signore degli eserciti dicendo: ‘Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità’”.

Israele, il primogenito, in quel giorno sarà il terzo; l’Assiria e l’Egitto, nemici storici di Israele e nemici tra di loro, saranno benedetti insieme a Israele, e non andranno verso Gerusalemme, come suggeriscono le immagini bibliche più comuni, ma si incontreranno passando per Gerusalemme. Secondo questa prospettiva biblica, la posizione di Israele e di Gerusalemme nella Bibbia è quella della mediazione.

Questa visione consente di non fare nemmeno di Gerusalemme un idolo: la si riconosce come luogo di passaggio, di incontro e di mediazione. Ciò aiuta a ricordare che non è il suolo che costituisce il popolo, ma l’esodo, l’esperienza di liberazione dall’Egitto.


Piero Stefani (1949) nel 1972 ha conseguito la laurea in filosofia presso l'Università di Bologna. Insegna all'Università statale di Milano (corso di diritto ebraico e israeliano) e presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano (corso bibbia e cultura). Dall'ottobre 2016 è presidente del SAE (Segretariato Attività Ecumeniche), associazione a cui per anni ha lavorato come consulente e membro del comitato esperti. È nel consiglio direttivo di Biblia, associazione laica di cultura biblica, dopo esserne stato presidente dal 2014 al 2016.
Il suo pensiero ha scandagliato i complessi rapporti tra ebraismo e cristianesimo, tra fede cristiana e pensiero laico contemporaneo.