Intervento del Cardinale Roger Etchegaray

XVII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
LA LOTTA SPIRITUALE NELLA TRADIZIONE ORTODOSSA
Bose, 9-12 settembre 2009
in collaborazione con le Chiese Ortodosse

il cardinale Roger EtchegarayINTERVENTO DEL CARDINALE ROGER ETCHEGARAY

Bose, 09 settembre 2009

Cari fratelli e sorelle, arrivo da Cracovia. In polacco Bose è il vocabolo che proclama Dio. Abbiamo ricordato i settantanni dall'inizio di una guerra di cui la Polonia fu la prima vittima. A Cracovia si parlava solo di pace da costruire.

In questi giorni, qui al monastero di Bose, si parla solo di lotta, di una lotta permanente, dalle origini, dagli albori dell'umanità. L'unica lotta peraltro che meriti di essere chiamata mondiale, perchè tutti vi partecipano, anche i più grandi santi. Anche Gesù nel Vangelo ci dice che dopo l'insuccesso delle tre tentazioni il nemico si era ritirato per un tempo. Una lotta spirituale, cioè un campo di battaglia nel mondo misterioso, sì misterioso, degli spiriti, tanto più pericoloso perchè è invisibile. Ignorato dai media e troppo raramente citato oggi dalle chiese. Mentre il "Credo" ci domanda di credere in un Dio creatore delle cose visibili e invisibili. Noi siamo sommersi da miriadi di spiriti, una parte dei quali si ribellò a Dio e che fanno di tutto per andare contro Dio. Nel nostro mondo materialistico molti non credono più alla loro esistenza e quindi neanche alle tentazioni...

Invece noi non crediamo abbastanza all'azione benefica degli spiriti che servono Dio, più forti degli altri, più luminosi. Se è vero che ciascuno di noi ha un angelo custode, ce lo dobbiamo fare amico, dobbiamo invocarlo spesso nel momento del combattimento spirituale. L'abilità di Satana, lo sapete, sta nel far credere che non esiste: noi abbiamo paura di chiamare Satana con il suo nome, come faceva Gesù. Egli si accanisce su ciascuno di noi per cogliere i punti deboli della nostra carne.

Questo convegno sulla lotta spirituale nella tradizione ortodossa, grazie allo scambio tra chiese, ha ampliato, arricchito e adattato al nostro tempo le armi spirituali forgiate da san Paolo e dalla patristica. Il nostro colloquio ha qualcosa di davvero monastico, di familiare. Paul Valery ha detto che "un uomo solo è in cattiva compagnia". La vita fraterna è il migliore alleato della lotta spirituale, a patto, certo, che noi siamo colmi dello Spirito di Gesù.

Concludo con una preghiera: sono stato per quattordici anni arcivescovo di Marsiglia, ricordo la preghiera di una pescivendola del porto vecchio che diceva: "Dio mio, fammi pescare abbastanza pesce perchè possa mangiarne, donarne, venderne e farmene derubare". Che il Cristo Risuscitato ci aiuti a vincere il combattimento spirituale quotidiano che deve essere un combattimento di tutta la chiesa insieme, e non ci potrebbe essere simbolo migliore di un monastero, questo monastero di Bose fondato da Enzo Bianchi.

Vi ringrazio tutti, tutti e tutte.

ROGER Card. ETCHEGARAY
Vice Decano del Collegio Cardinalizio