13 ottobre 2024
XXVIII domenica nell’anno
Marco 10,17-30
di Sabino Chialà
Entrare nel regno o ereditare la vita eterna sono due espressioni che richiamano una medesima realtà: quell’oltre di pienezza che, in vari modi, ogni essere umano desidera e cerca. Si tratta di entrare in uno sguardo, in uno spazio, in una vita. Ma come bambini o come protagonisti? Carichi di beni, di meriti, di aspettative di ricompensa oppure aperti al dono della grazia che opera tramite le fede?
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6 ottobre 2024
XXVII domenica nell’anno
Marco 10,2-16
di Sabino Chialà
Per andare al cuore della Torah è necessario l’atteggiamento del bambino: vulnerabile, pronto ad accogliere il dono, nudo nel suo bisogno, capace di stupore. Questi potrà entrare nel Regno, comprendere il pensiero di Dio, interpretare la Scrittura per farne non uno strumento contro l’altro al fine di umiliarlo ma, quale il Creatore l’ha voluta, al servizio di relazioni rispettose, fedeli e feconde.
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29 settembre 2024
XXVI domenica nell’anno
Marco 9,38-50
di Sabino Chialà
Gesù chiede di non diventare gelosi ma grati del dono. Chiede di non innescare competizione, ma desiderio di condivisione. Invita a guardare in grande, a non chiudersi, e dunque a godere pienamente di un dono che sovrabbonda. A fare in modo che resti viva la memoria che quel dono lo abbiamo ricevuto tutti gratuitamente, anche perché ogni dono attira un altro dono
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22 settembre 2024
XXV domenica nell’anno
Marco 9,30-37
di Sabino Chialà
In una logica cristiana, primi si è nella misura in cui, ogni giorno, nelle piccole come nelle grandi cose, ci si fa concretamente servi dei fratelli e delle sorelle. Questo è il vero e autentico primato nella chiesa. Poco oltre Gesù infatti parlerà della tentazione di quei farisei che ambivano ai primi posti. Primo è chi si fa concretamente servo dell’altro, perché il luogo centrale, nella comunità cristiana, appartiene invece al più piccolo.
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