6 agosto 2021
Omelia per la Trasfigurazione
Mc 9,1-10
di Luciano Manicardi
La Trasfigurazione, l’evento in cui Dio stesso, colui che abita una luce inaccessibile, ha mostrato che la sua luce abita il volto e il corpo di Gesù, illumina il suo parlare e il suo amare, orienta il suo camminare e il suo agire, pervade la sua umanità. La luce inaccessibile si è fatta accessibile in Gesù e noi siamo chiamati all’opera della contemplazione, a rinnovare lo stupore per ciò che è avvenuto sul Tabor, caparra e promessa del cammino e della destinazione delle nostre vite: siamo chiamati alla luce, invitati alla luce, impegnati a riflettere nella nostra carne e nel nostro spirito la luce divina che risplende sul volto di Cristo.
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8 agosto 2021
Gv 6,41-51
XIX Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi
Gesù è dono di Dio all’umanità, Gesù dona la sua vita per i suoi, ma anche il dono non è restringibile a un momento solo della vita di Gesù, bensì è la modalità stessa del suo vivere quotidiano: Gesù fa del vivere un donare. Questo interpretare la vita come attivo donare, come amare, come spendere la vita per gli altri, è ciò che vince la morte e consente di trovare la propria vita, già ora, nella comunione con il Dio che è amore . La vita di Gesù è una prassi quotidiana di resurrezione, essendo una vita segnata dall’amore, una vita in cui “donare a” e “scendere verso” sono atti quotidiani.
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1 agosto 2021
Gv 6,24-35
XVIII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi
Vi è una ricerca di Gesù le cui motivazioni sono discutibili, anzi, apertamente criticate da Gesù stesso. Una ricerca che fa di Gesù colui che soddisfa un bisogno, che colma un vuoto, che sazia una mancanza, e che dunque rinchiude l’uomo nelle proprie necessità senza aprirlo al desiderio. Questa ricerca è centrata sul bisogno umano, non sulla gratuità di Dio, e il suo orizzonte resta quello del presente, senza aprirsi alla novità e al futuro di Dio.
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25 luglio 2021
Gv 6,1-15
XVII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi
Gesù vede nelle folle una fame che lui solo può saziare. E questa è la fame che lui stesso desta e che porta tanti uomini e tante donne a seguirlo, a desiderare la sua parola, a nutrirsi dei suoi insegnamenti. Egli è colui che desta la fame e che la sazia: è la fame e il cibo, distribuito in un gesto di donazione sovrabbondante.
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