1 luglio 2024
Il capitolo 8 di Matteo inizia con la discesa di Gesù dal monte in cui ha pronunciato il più celebre dei suoi discorsi: anche lì, come nel vangelo odierno, questo spostamento di Gesù era dettato dalla visione delle folle (cf. Mt 5,1). Questa volta cosa spinge Gesù ad andare non verso l’alto ma oltre? Forse l’avere iniziato a “sporcarsi le mani”.
Continua la lettura
29 giugno 2024
Un vangelo che mette Pietro di fronte a Gesù. Pure Paolo, che il rabbi di Nazaret non l’aveva incontrato, un giorno si è trovato di fronte Gesù. In questo faccia a faccia con il Cristo, Pietro e Paolo hanno imparato a stare uno di fronte all’altro, nella Chiesa dell’unico Messia.
Continua la lettura
28 giugno 2024
«Non v’è carenza di orrore nel mondo. Se l’uomo chiudesse gli occhi su di esso, ve ne sarebbe ancor di più. L’uomo, tuttavia, è un risolutore di problemi. Su questo schermo apparirà un’immagine di bruttezza, una visione di dolore senza sollievo che nessun essere umano dovrebbe ignorare. Spazzar via quest’orrore e alleviare le sue vittime è lo scopo di questo film e la speranza dei suoi produttori».
Continua la lettura
27 giugno 2024
Gesù, battezzato nel Giordano, spinto nel deserto e tentato da Satana, ora prende una decisione in prima persona: “Quando seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao” (vv. 12-13). Siamo di fronte a pochi versetti, che potrebbero sembrarci un po’ aridi, un semplice elenco di spostamenti. Eppure, attraverso questo breve elenco di informazioni geografiche per poter collocare Gesù dopo gli episodi iniziali della sua vita, noi riceviamo una parola significativa ed essenziale su Gesù e sul Dio che egli è venuto ad annunciare. Una parola che è nuova ma viene da lontano.
Continua la lettura
26 giugno 2024
Pochi versetti prima del brano che leggiamo oggi lo Spirito si rivela a Gesù durante il suo battesimo. Rivela la realtà del suo rapporto con il Padre. È il figlio, quello amato. Il Padre si compiace della sua presenza. Questa rivelazione richiede di essere vagliata all’interno della vita di Gesù. Lo Spirito stesso dopo essere stato il testimone di questa rivelazione porta Gesù verso il deserto per comprenderne fino in fondo la portata nella sua esistenza.
Continua la lettura
25 giugno 2024
La vicenda pubblica di Gesù è preparata dalla predicazione di Giovanni Battista: “Convertitevi perché il regno dei cieli si è avvicinato a voi” e “Colui che viene dietro a me vi battezzerà in Spirito santo e fuoco”.
Continua la lettura
24 giugno 2024
Il vangelo non punta l’attenzione sull’evento del nascere quanto sul conferimento del nome. Annuncia e fa accadere la novità, che Dio introduce nella storia, e la libertà che ne consegue. Il nome sarà Giovanni: Dio fa grazia.
Continua la lettura
22 giugno 2024
“Se uno mi ama…”: per tre volte Gesù scandisce con questa premessa il suo insegnamento sull’ascolto fiducioso ed obbediente, in questo capitolo (cf. Gv 14,15.23.28). Questa è la condizione per ogni discepolato: una sequela ascoltante non determinata immediatamente da decisioni, scelte, volontarismi, ma dall’amore possibile e non scontato.
Continua la lettura
21 giugno 2024
Dopo una settimana in cui abbiamo meditato testi evangelici relativi alla preghiera, questa settimana, la nostra meditazione è stata orientata verso testi sull’azione: mettere in pratica le parole del Signore – “Ora et labora!” dunque. Non è regola solo dei monaci, ma di ogni credente. La preghiera non va senza l’azione, ma anche l’azione, nonostante la sua importanza, è veramente piena se è sostenuta da quell’abbandono al Signore e fiducia in Lui che la preghiera esprime.
Continua la lettura
20 giugno 2024
Forse non dobbiamo neanche meravigliarci di fronte a un certo senso di disagio che ci sorge come spontaneo leggendo questa pagina dell’evangelo. Forse non dobbiamo neanche reprimerlo, ma prenderne atto e chiederci di che cosa esso sia espressione, quale nostro sentimento profondo ci sveli e ci riveli, che cosa esso dica di noi.
Continua la lettura
19 giugno 2024
Nel giorno della memoria di S. Romualdo, monaco, la liturgia ci propone un brano in cui è racchiusa la relazione di comunione filiale di Gesù verso il Padre. Relazione che è basata sulla gratitudine e sull’amore dell’uno verso l’altro. L’opera di salvezza che il Figlio è venuto a compiere è condivisa dal Padre e Gesù stesso riconosce l’origine nel Padre stesso. Gesù riconosce Dio come Padre e nello stesso tempo come Creatore. Il ringraziamento che Gesù oggi proclama nel brano del Vangelo sorge da questo riconoscimento.
Continua la lettura
18 giugno 2024
Parabola dell’ascolto, questa, come ben sottolinea la spiegazione della parabola stessa che ci offre Luca: se il seme è la Parola e i terreni sono gli uomini allora tutto si gioca sull’ascolto che ciascuno fa di questa Parola…
Continua la lettura
17 giugno 2024
Siamo alla conclusione del “discorso della pianura” di Gesù nel vangelo di Luca. Egli si rivolge ai suoi uditori con una domanda diretta: “Perché mi invocate Signore, Signore e non fate quello che dico?” (v. 46).
Continua la lettura
15 giugno 2024
La cultura biblica e semitica è nominale: il Nome di qualcuno indica tutta la sua persona. Nell’Antico Testamento il Nome di Dio è impronunciabile per rispettoperché sarebbe come appropriarsi della sua persona che rimane invisibile. Nel Nuovo Testamento, questa persona si fa visibile, e il suo Nome viene pronunciato: Jeshua‘, “il Signore salva”. Anzi, d’ora in poi non possiamo fare a meno di pronunciarlo: “Non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati” (At 4,12).
Continua la lettura