LIDYA GOLOVKOVA
Lidya Golovkova, grafico per formazione, ha lavorato come artista fino all’inizio degli anni ’90. Dal 1994 insegna presso il Dipartimento di storia contemporanea della Chiesa ortodossa russa presso l’Università ortodossa San Tichon di Mosca. Il suo campo di ricerca comprende i martiri e i confessori della Chiesa ortodossa russa del xx secolo, la repressione e gli organi repressivi, la storia delle prigioni e dei lager in Urss. Ha condotto in particolare ricerche sugli incartamenti processuali a carico dei condannati per motivi religiosi, e sui luoghi di fucilazioni di massa (il poligono di Butovo, la “Kommunarka” e altri). È stata tra le curatrici dei volumi pubblicati dall’Università San Tichon: L’istruttoria del patriarca Tichon; il dizionario enciclopedico Coloro che hanno sofferto per Cristo; Santi nuovi martiri e confessori in Kazachstan. È stata insignita dell’Ordine della santa principessa Olga pari agli apostoli di III grado e della medaglia del santo e pio principe Daniil di Mosca.
La testimonianza di amore e misericordia della granduchessa Elisabetta Fedorovna
La relazione prende in esame la figura umana e spirituale della granduchessa Elisabetta Fedorovna (nata Elisabeth Alexandra Luise Alice di Assia-Darmstadt nel 1864). Sposa del gran principe Sergej Aleksandrovič Romanov, dopo la morte del marito in un attentato, decide di abbracciare la vita religiosa e fonda la comunità monastica di Marta e Maria, in cui le monache univano la cura della vita spirituale a una diaconia ai bisognosi, in particolare i malati. Dopo la rivoluzione, Elisabetta fu arrestata e giustiziata con la monaca Barbara il 18 luglio 1918, nella regione di Perm’. Nel 1992 il concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa la incluse nel novero dei neomartiri e confessori russi.