Sintesi e foto del 12 settembre 2015
XXIII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
MISERICORDIA E PERDONO
Bose, 9-12 settembre 2015
in collaborazione con le Chiese Ortodosse
Il convegno si è concluso stamattina con la lettura dei messaggi dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby da parte del suo delegato, il vescovo John Stroyan di Warwick, e del segretario generale della CEI, il vescovo Nunzio Galantino. Sono seguiti gli interventi del metropolita Mitrofan, rappresentante del patriarca di Mosca sulla figura del principe Vladimir, in occasione del millenario dalla morte, di George Demacopoulos, professore di teologia storica presso la Fordham University di New York, che ha mostrato come le crociate e il risentimento e le divisioni che sono seguite tra latini e greci abbiano motivazioni politico-sociali più che teologiche. E quindi è necessario oggi superare il senso di “vittimismo storico” che contraddice l’ideale evangelico del perdono. Padre Isichie, infine, ha letto la relazione di Porfirije di Zagabria e Lubiana, che non ha potuto essere presente. “È dal futuro che sta arrivando che noi facciamo memoria”: la venuta nella storia di Cristo ha già fatto cominciare il regno futuro, ed è solo da questo punto di vista che ci è possibile guardare il passato con occhi di misericordia e perdono.
Al termine degli interventi, Sabino Chialà, monaco di Bose, ha fornito le linee direttrici che hanno ispirato il convegno: l’indagine biblica per la ricerca del volto misericordioso di Dio, l’analisi di figure patristiche e la testimonianza di figure che si mostrano come icone del Dio agape, infine l’esperienza ecclesiale, con le sue fedeltà e contraddizioni. Il convegno può essere considerato uno strumento per aiutare i cristiani delle differenti chiese a colmare lo scarto tra quell’amore che non ammette dilazioni, di cui ha parlato Bartholomeos nel suo messaggio, e gli anticorpi contro le viscere di misericordia, che Galantino riconosce in ciascuno di noi.
Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose, ha salutato calorosamente tutti i partecipanti, invitandoli a partecipare, fra un anno, al prossimo convegno ecumenico di spiritualità ortodossa, il cui tema si cercherà di discernere, e che si vorrebbe eco del prossimo sinodo panortodosso.