"Non vogliamo dividerci!"
Anni novanta: forse molti di voi non erano nemmeno nati. Ma sicuramente tutti ne avete sentito parlare, letto: Rwanda, Burundi e Congo ... Oggi vi vogliamo raccontare di un gruppo di giovani, come voi, davvero come voi.
Persone realmente esistite, illustri o sconosciute, le cui vite sono state rese luminose da scelte controcorrente. Persone che hanno osato opporsi a regimi totalitari, a poteri politici oppressivi, a correnti culturali dominanti. Li accomuna il coraggio della fede, di cui hanno saputo dare testimonianza con la vita.
Anni novanta: forse molti di voi non erano nemmeno nati. Ma sicuramente tutti ne avete sentito parlare, letto: Rwanda, Burundi e Congo ... Oggi vi vogliamo raccontare di un gruppo di giovani, come voi, davvero come voi.
Assidua nell’ascolto della parola di Dio contenuta nei vangeli, Madeleine è capace di narrare quella parola di vita a ogni essere umano, con autenticità e semplicità. Giorno per giorno, assieme alle poche compagne che ne condividono lotte e speranze, Madeleine fa riaffiorare le esigenze radicali del vangelo, liberandole da schematismi e pesantezze.
La linfa vitale delle mafie è il muro di omertà e di consenso che si creano fra la gente: don Pino lo sapeva e, per contrastarlo, giorno dopo giorno educava gli adolescenti alla cultura della legalità; li rendeva consapevoli e desiderosi di rompere le catene che imprigionavano la Sicilia.
Il 17 luglio 1944, nel penultimo anno della seconda guerra mondiale, una processione di duemila prigionieri di guerra tedeschi veniva fatta marciare attraverso la piazza Rossa di Mosca. La folla, tutto intorno, osservava. Secondo la testimonianza del poeta Evgenij Evtušenko, che allora era un bambino, i marciapiedi brulicavano di spettatori, cui soldati e poliziotti facevano da cordone. La folla era composta in prevalenza di donne, donne russe con le mani arrossate dal duro lavoro, donne su cui aveva gravato e ancora gravava almeno metà del peso della guerra.
Sophie amava la danza e le buone letture. Insieme agli altri aveva dato vita a La Rosa bianca, piccolo gruppo di resistenza antinazista. I cinque giovani, insieme al professor Huber, nel corso del 1942 e nelle prime settimane del 1943 avevano sfidato il regime nazista, stampando e diffondendo clandestinamente in Germania e Austria sei volantini contro Hitler.