Affinché l’obbedienza sia liberante e non alienante, o mero segno di immaturità o di dipendenza, di incapacità di reggere la propria vita con soggettività, essa deve essere misurata sull’obbedienza di Cristo. Solo chi è libero può veramente obbedire, oppure, possiamo dire che l’obbedienza autentica è sempre un atto di libertà: l’obbedienza cristiana infatti non è quella di uno schiavo.
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Per penetrarti dello spirito dell’Evangelo, per vivere di esso, nella tua vita spirituale tu cercherai di ascoltarlo, di meditarlo, di ruminarlo, finché faccia corpo e unità con te stesso. Nella preghiera, durante le ore di lavoro, tu proseguirai la meditazione di esso e amerai mormorare la parola di Dio, con amore e attenzione.
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