Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_ignazio_loyola.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_ignazio_loyola.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_bartholomeos_casas.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_bartholomeos_casas.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/08_01_maccabei.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/08_01_maccabei.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_02_frumenzio.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_02_frumenzio.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_04_jean_marie_vianney.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_04_jean_marie_vianney.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

31 luglio

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_ignazio_loyola.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_ignazio_loyola.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_bartholomeos_casas.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/07_31_bartholomeos_casas.jpg'

Leggi tutto: 31 luglio

Ignazio di Loyola (1491-1556),
presbitero

Nel 1556 muore a Roma Ignazio di Loyola, presbitero e fondatore della Compagnia di Gesù.
Nato nel 1491 da una nobile famiglia basca, Iñigo Lopez de Loyola ricevette un'educazione cavalleresca e adatta a una vita di corte. Ferito a una gamba a trent'anni nell'assedio della città di Pamplona e costretto a una lunga convalescenza, egli rimase conquistato dalla lettura delle vite di Cristo e della Leggenda aurea di Jacopo da Varagine. Decise allora di iniziare un lungo cammino per discernere la volontà di Dio sulla sua vita.
Frutto di queste sue prime esperienze e dell'anno di solitudine e preghiera passato a Manresa sarà il libro degli Esercizi spirituali, grazie al quale Ignazio renderà accessibile ad altri l'itinerario di discernimento che per primo aveva percorso.
Illuminato da una profonda vita interiore, egli volle intraprendere un cammino di spoliazione e di povertà per amore di Cristo, itinerario che iniziò assieme a una piccola comunità di fratelli destinata all'annuncio del vangelo e al servizio del bene spirituale degli uomini.
Uomo sempre teso ad armonizzare il divino e l'umano, l'invocazione dello Spirito nella preghiera e la concreta fatica della carità, Ignazio diede vita nel 1540, assieme ai primi compagni, alla Compagnia di Gesù: «poveri preti pellegrini», disposti ad andare in tutto il mondo a diffondere la chiamata alla santità che Dio rivolge a ogni uomo. La sua forma di vita religiosa si è rivelata nei secoli tra le più feconde e lungimiranti della chiesa d'occidente.


TRACCE DI LETTURA

Con l'espressione «esercizi spirituali» si intende ogni modo di esaminare la coscienza, meditare, contemplare, pregare vocalmente e mentalmente, e altre operazioni spirituali. Come infatti il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così si chiamano «esercizi spirituali» tutti i modi di preparare e disporre l'anima a liberarsi di tutti gli affetti disordinati e, una volta eliminati, a cercare e trovare la volontà divina nell'organizzazione della propria vita per la salvezza dell'anima.
(Ignazio di Loyola, Esercizi spirituali, Prima annotazione).


PREGHIERA

Dio del cielo e della terra,
tu hai suscitato a tua sola gloria Ignazio di Loyola
perché predicasse il tuo vangelo in povertà,
nell'ardua missione tra le genti:
concedi a noi di vivere nella povertà e nell'obbedienza
per testimoniare agli uomini quale unico nostro Signore
tuo Figlio Gesù Cristo,
benedetto nei secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

1Cor 10,31-11,1; Lc 14,25-33


Leggi tutto: 31 luglioBartolomé de Las Casas (1474-1566)
pastore

Nel 1566 si spegne a Valladolid Bartolomé de Las Casas, passato alla storia come «il difensore degli indios».
Nato a Siviglia nel 1474, nel 1502 egli venne portato dal padre, compagno di viaggio di Cristoforo Colombo, nell'azienda agricola che il genitore aveva avviato ad Haiti, su un terreno assegnato dal papa di Roma alla corona di Spagna per l'evangelizzazione del Nuovo Mondo.
Bartolomé aveva frequentato i domenicani di Salamanca; conosceva bene i testi profetici e sapienziali della Scrittura che denunciano le ingiustizie e le iniquità perpetrate dai potenti. Colpito dal durissimo trattamento riservato agli indigeni, decise di restituire la libertà a tutti i «suoi indiani» che erano stati ridotti in schiavitù con il pretesto di evangelizzarli. Iniziò così un'opera di annuncio libero, povero e pacifico del vangelo che porterà avanti per tutta la vita.
Nel 1522 Bartolomé entrò dai domenicani e approfittò del tempo di formazione trascorso ad Haiti per scrivere opere teologiche e giuridiche a sostegno della sua visione evangelica degli indios. Nominato nel 1453 vescovo di Las Casas, nel Chiapas, dopo quattro anni egli fece ritorno in Spagna, dove continuò a combattere con la parola e con gli scritti l'oppressione nel Nuovo Mondo e tutte le teorie che miravano a far concordare il vangelo con la possibilità di una «guerra giusta».
Egli morì dopo aver visto almeno in parte un cambiamento nell'atteggiamento della chiesa cattolica riguardo alla schiavitù e ai metodi da impiegare nelle missioni in terra d'America.


TRACCE DI LETTURA

L'ottavo rimedio che propongo ai problemi delle Indie, è che vostra maestà ordini, mediante una legge e una costituzione inviolabili, che tutti gli indiani delle Indie siano incorporati alla Corona reale e non possano mai essere alienati né «dati in commenda».
Qual è quell'insensato che ha potuto concepire un'invenzione così ipocrita, così condannabile e nefasta: dissimulare sotto belle apparenze questa tirannide imperiosa e crudele costituita dalla brama dell'oro e, al fine di soddisfare coloro che ne sono preda, dare loro il diritto di insegnare la fede (proprio loro che non ne sanno nulla!), e consegnare in questo modo a tali uomini degli innocenti a cui essi succhieranno, assieme al sangue, tutte le ricchezze? Non è forse come se si affidasse la cura delle proprie pecore a dei lupi affamati?
(Bartolomé de Las Casas, Ottavo rimedio 69-77)


PREGHIERA

Dio misericordioso,
tu soffri accanto a tutti coloro che hai creato,
e l'intera tua creazione è avvolta dal tuo amore:
aiutaci a rimanere saldi nella verità, a lottare contro la povertà
e a condividere il tuo amore con chi ci sta accanto;
saremo allora, come il tuo servo Bartolomé de Las Casas, strumenti della tua pace.
Attraverso Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
un solo Dio, ora e sempre.


LETTURE BIBLICHE

Is 58,6-11; 1Gv 3,14-18; Mt 25,31-46


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Ignazio di Loyola, presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (24 abīb/ḥamlē):
Abba Anūb di Alessandria (III sec.), martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Bartolomé de Las Casas, padre degli indios del Sudamerica

MARONITI:
Monaci di San Marone (+ 517), martiri

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eudocimo il Giusto (IX sec.)
Vigilia della processione della preziosa e vivificante Croce
Cosma Ieromonaco (XVIII sec.; Chiesa georgiana)

SIRO-ORIENTALI:
Ṣlemun il Piangente (VIII sec.), vescovo

VETEROCATTOLICI:
Germano di Auxerre (+ 448), vescovo

1 agosto

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/08_01_maccabei.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_luglio/08_01_maccabei.jpg'
Leggi tutto: 1 agosto

Eusebio di Vercelli (+ 371)
pastore

Nato in Sardegna all'inizio del IV secolo, Eusebio fu educato a Roma, dove venne ordinato lettore, e poi inviato a Vercelli per prendersi cura dei cristiani di quella città. Acclamato dopo breve tempo vescovo dalla popolazione locale, nel 345 fu consacrato da papa Giulio I primo pastore di quella chiesa che comprendeva allora larga parte del territorio piemontese.
Uomo sapiente e instancabile oratore dalla parola efficace, Eusebio diffuse e consolidò il cristianesimo tra le popolazioni delle regioni subalpine. Ispirandosi alla nascente tradizione monastica, egli fu il primo a introdurre in occidente la vita cenobitica per tutti i suoi collaboratori, riunendo i presbiteri della sua diocesi nel cenobio di Vercelli e offrendo loro una disciplina fatta di lavoro, studio e preghiera. Nel suo cenobio si formarono così i vescovi di molte altre diocesi dell'Italia settentrionale. Incrollabile difensore della fede di Nicea e del patriarca Atanasio di Alessandria, Eusebio non temette di affrontare l'imperatore Costanzo e l'ira degli ariani; pagò però la sua fermezza con l'esilio, prima in Palestina, e poi in Cappadocia e nella Tebaide, giungendo alle soglie della morte violenta; per questo la chiesa gli ha da sempre riconosciuto il titolo di martire.
Tornato a Vercelli nel 363, Eusebio collaborò fino alla morte con Ilario di Poitiers per ristabilire la fede apostolica nelle chiese piemontesi e transalpine.


TRACCE DI LETTURA

Mi rallegro, fratelli carissimi, della vostra fede, mi rallegro della salvezza che segue la fede, mi rallegro dei frutti che offrite non solo dove risiedete, ma anche a grande distanza. Come infatti l'agricoltore innesta l'albero buono che poiché produce frutti non subisce i colpi della scure e non è gettato nel fuoco, così anche noi alla vostra santità non desideriamo e non vogliamo offrire soltanto il servizio secondo la carne, ma la nostra stessa vita per la vostra salvezza.
(Eusebio di Vercelli, Lettere 2,2)


PREGHIERA

Dio nostro,
facendo memoria di Eusebio,
fondatore della chiesa locale piemontese
e difensore della fede in Cristo, uomo e Dio,
noi ti preghiamo:
illumina e fortifica i pastori della nostra chiesa
affinché con il loro ministero,
ci guidino sul cammino della verità e della santità.
Per Cristo nostro Signore.


LETTURE BIBLICHE

1Gv 2,15-25 (vigilia); 2Ti 4,1-8; Mt 5,11-16


Leggi tutto: 1 agostoI 7 fratelli Maccabei (+ 166 a.C.)
martiri ebrei

Nel 166 a.C. vengono uccisi per ordine del re Antioco IV Epifane i sette fratelli Maccabei assieme alla loro madre, dopo che già era stato messo a morte l'anziano scriba Eleazaro, loro precettore. Con la morte essi testimoniarono la loro fedeltà alla legge del Signore e la speranza nella resurrezione dai morti.
Oltre agli ebrei, anche i primi cristiani ebbero grande ammirazione per questi martiri d'Israele, e li ritennero precursori dei martiri cristiani.
Secondo la tradizione, i Maccabei furono uccisi ad Antiochia, e il ricordo del loro martirio si diffuse rapidamente fino a essere celebrato universalmente già nel IV secolo dopo Cristo. La data odierna è quella in cui essi sono stati sempre ricordati tanto nei calendari orientali quanto in quelli occidentali.


TRACCE DI LETTURA

Ci fu in quell'epoca il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re a forza di flagelli e nerbate a cibarsi di carni suine proibite. Uno di essi, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi di indagare o di sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei nostri padri ... Ma il Re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
(2Mac 7,1-2.9)


PREGHIERA

Noi ti preghiamo,
Signore amico degli uomini,
per le sofferenze che i tuoi martiri
hanno sopportato per te,
di guarire anche ogni nostra sofferenza.


LETTURE BIBLICHE

Eb 11,33-40; Mt 10,16-22


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Alfonso Maria de' Liguori (+ 1787), vescovo e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)
Felice di Gerona, martire
I Maccabei, martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (25 abīb/ḥamlē):
Dedicazione della chiesa di San Mercurio (Chiesa copta)
Ascensione di Enoch, profeta (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Gustav Werner (+ 1887), benefattore nel Württemberg

MARONITI:
Samona e i suoi 7 figli, martiri Maccabei

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Processione della santa e vivificante Croce a Costantinopoli
I sette fratelli Maccabei, martiri
Ritrovamento delle reliquie di Serafim di Sarov (1903) (Chiesa russa), vedi al 15 gennaio
Stefano Lazarević l'Alto (+ 1427) e la madre Milica (+ 1405) (Chiesa serba)

SIRO-OCCIDENTALI:
Samona e i suoi 7 figli, martiri Maccabei

VETEROCATTOLICI:
I 7 fratelli Maccabei e la loro madre, martiri

2 agosto

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_02_frumenzio.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_02_frumenzio.jpg'
Leggi tutto: 2 agosto

Frumenzio (Abbā sālāma, IV sec.)
pastore

La chiesa etiopica il 26 del mese  di ḥamlē, corrispondente al 20 luglio del calendario giuliano e al 2 agosto di quello gregoriano, ricorda il vescovo Frumenzio.
Soprannominato in etiopico «Abbā Sālāma», che significa "padre della pace", e ancora «Kaśāta berhān» ("rivelatore della luce"), Frumenzio fu il primo vescovo di Axum e contribuì in modo decisivo alla diffusione del cristianesimo presso gli etiopi. La vicenda della sua vita ci è riportata da Rufino di Aquileia il quale la conobbe attraverso il fratello di Frumenzio, Edesio, che era stato compagno di prigionia del santo in Etiopia. Frumenzio visse nel IV secolo ed era originario di Tiro. Discepolo di un filosofo della corte di Costantino, mentre tornava con il suo maestro e con il fratello Edesio da un viaggio in India, Frumenzio sbarcò sulla costa orientale dell'Etiopia, nei pressi di Massaua. Qui l'intero equipaggio con cui viaggiava fu massacrato, ma il futuro illuminatore dell'Etiopia ed Edesio furono risparmiati, e anzi fecero carriera alla corte del re di Axum. Raggiunta l'età adulta, Frumenzio ottenne il permesso di recarsi ad Alessandria da Atanasio il Grande, il quale lo consacrò primo vescovo dell'Etiopia per estendere e rafforzare il cristianesimo in quelle terre. Fu molto probabilmente grazie al suo ministero episcopale che avvenne la conversione di un gran numero di abitanti dell'Etiopia alla fede cristiana.


TRACCE DI LETTURA

Frumenzio ragguagliò Atanasio narrando interamente come si erano svolti i fatti, poiché non riteneva giusto nascondere nel silenzio l'opera del Signore. Egli insistette perché fosse scelto qualche uomo degno da inviare in qualità di vescovo, poiché in quel territorio già si radunavano insieme i cristiani in gran numero ed erano già state costruite delle chiese. Fu allora che Atanasio, da poco asceso all'episcopato, si pose a considerare attentamente e favorevolmente le parole e l'operato di Frumenzio. Radunato il consiglio dei suoi vescovi, prese a dire: «Quale altra persona potremo noi trovare, nella quale, come in te, sia lo Spirito di Dio, e sia in grado di condurre a termine quest'opera?». E così, dopo averlo consacrato vescovo, gli diede l'ordine di ritornare con la grazia del Signore nel paese da cui era partito.
(Rufino di Aquileia, Storia della chiesa 1,9)


PREGHIERA

Salve a te, Salāmā,
mandato per rivelare l'insegnamento nascosto,
nel tempo in cui esso si diffuse in tutta l'Abissinia
come luce mattutina.
Della tua luce soave
e della tua dolce bellezza fino ad oggi
si rallegra ed esulta quella terra!

 

LETTURE BIBLICHE

1Ti 6,3ss.; 1Gv 2,1ss.; At 5,28ss.; Mt 1,18ss.


 LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Eusebio di Vercelli, vescovo (calendario romano e ambrosiano)
Centolla ed Elena, vergini e martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (26 abīb/ḥamlē):
Giuseppe il Giusto, protettore di Maria e di Gesù (vedi al 19 marzo)
Abbā Salāmā, vescovo (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Christoph Blumhardt (+ 1919), testimone della fede nel Württemberg

MARONITI:
Ritrovamento delle reliquie di Stefano, primo martire (vedi al 26 dicembre)
Alfonso Maria de' Liguori (+ 1787), vescovo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Traslazione delle reliquie di Stefano (428), primo martire e arcidiacono
Salome (XIII sec.), martire (Chiesa georgiana)

SIRO-OCCIDENTALI:
Aḥūdemmeh (+ 575), catholicos

3 agosto

Rashi (1040-1105)
giusto d'Israele

Nel 1105, il 29 di tammuz secondo il calendario ebraico, muore a Troyes, dopo aver scritto la parola «pur,» Rashi, uno dei più grandi commentatori medievali della Bibbia e del Talmud.
Rabbi Shelomò ben Jizchaq - da cui l'acronimo Rashi - era nato a Troyes nel 1040, in una famiglia di dotti talmudisti. Dopo aver studiato presso le accademie rabbiniche di Worms e di Magonza, egli fece ritorno a Troyes e trovò lavoro presso un'azienda vinicola ebraica. Dal felice connubio tra la sua vasta cultura e l'amore per la terra e per le realtà semplici e umane, Rashi trasse l'ispirazione per dedicarsi alla stesura di splendidi commenti alle Scritture ebraiche e ai testi talmudici. In un linguaggio semplice e profondo, egli si adoperò con tutto se stesso per chiarirne i passi oscuri, e di lui i posteri diranno giustamente che «senza Rashi Israele avrebbe perduto la possibilità di comprendere il Talmud babilonese». Attorno al 1070, Rashi diede vita a una propria jeshivà (accademia di studio), alla quale accorsero discepoli da ogni parte della Francia. Supremo assertore della verità e uomo di estrema coerenza morale, egli seppe insegnare al tempo stesso con ogni suo gesto e parola l'umiltà e la comprensione per le debolezze umane. I suoi commenti troveranno favorevole accoglienza anche presso gli esegeti cristiani dei secoli successivi, grati al maestro di Troyes per la luce gettata dalle sue parole sulla loro comprensione del Primo Testamento.
Rashi morì a Troyes, a pochi anni dai massacri di ebrei commessi dai partecipanti alla prima crociata, di cui aveva predetto il fallimento.


TRACCE DI LETTURA

Io ritengo che Salomone abbia visto, in Spirito santo, che in futuro i figli di Israele avrebbero subito esilio dopo esilio, distruzione dopo distruzione, e che durante questo esilio avrebbero rimpianto la loro gloria di un tempo, e avrebbero ricordato l'affetto di una volta, quando erano il suo tesoro personale fra tutti i popoli, così da dire: «Mi leverò per ritornare al mio primo marito, perché era meglio per me allora di adesso». E avrebbero ricordato i suoi favori, e tutta la loro infedeltà, e i beni che egli promise di dare loro alla fine dei giorni.
Per questo Salomone ha composto questo libro, sotto ispirazione dello Spirito santo, attraverso l'immagine di una donna avvolta nella vedovanza di un marito vivente, che ha il desiderio del marito, «che si stringe al suo amato», che rammenta l'amore della sua giovinezza per lui. Anche il suo amato si affligge dell'afflizione di lei, e rammenta i favori della sua giovinezza, la grazia della sua bellezza e l'integrità del suo comportamento, per cui si è legato a lei con un amore forte, manifestandole così che non di sua volontà l'ha afflitta e che il suo ripudio non è vero ripudio, perché essa è ancora sua moglie ed egli suo marito, e tornerà ancora da lei.
(Rashi,  Prologo del Commento al Cantico dei cantici).


LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (27 abīb/ḥamlē):
Abamon di Alessandria (III sec.), martire (Chiesa copto-ortodossa)
Masqal Kebrā (XIII sec.), regina (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Josua Stegmann (+ 1623), poeta a Schaumburg

MARONITI:
David (XI-X sec. a.C.), profeta

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Isacco, Fausto e Dalmazio di Costantinopoli (IV-V sec.), igumeni

VETEROCATTOLICI:
Lidia (I sec.), confessora

4 agosto

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_04_jean_marie_vianney.jpg'
There was a problem loading image 'images/preghiera/martirologio/martirologio_agosto/08_04_jean_marie_vianney.jpg'

Leggi tutto: 4 agosto

Jean-Marie Vianney (1786-1859)
presbitero

Nel 1859 muore ad Ars Jean-Baptiste Marie Vianney.
Nato nel 1786 a Dardilly, nei pressi di Lione, a causa della Rivoluzione francese poté imparare a leggere e scrivere soltanto a diciassette anni. Tuttavia egli seppe fare delle sue grandi difficoltà nello studio l'occasione per un personalissimo cammino spirituale.
Passato dopo diversi anni e tentativi l'esame per accedere all'ordinazione presbiterale, Jean-Marie Vianney dedicò tutta la vita alla cura pastorale della parrocchia di Ars, affidatagli a partire dal 1818. Consapevole della propria scarsa preparazione intellettuale, egli comprese che soltanto lasciandosi istruire per primo dal Signore su ciò che era chiamato ad annunciare alla sua gente avrebbe potuto adempiere al ministero affidatogli. Così coltivò un'intensa vita di preghiera, alimentata da ore e ore di adorazione silenziosa, con cui riuscì a superare tra l'altro una forte tendenza alla depressione e allo scoramento, dovuta anche alle ristrettezze nell'alimentazione cui si sottoponeva.
Con la sua vita e le sue parole destava il desiderio di una vita rigenerata dal dialogo con il Signore e dalla partecipazione ai sacramenti. Attento ai bisogni dei più poveri, Vianney fece il possibile, in mezzo a molte resistenze di parrocchiani e superiori, per offrire, soprattutto alle ragazze abbandonate, i mezzi per acquisire l'istruzione necessaria.
La sua fama fu tale che sul finire dei suoi giorni erano ormai diverse migliaia all'anno le persone che venivano da ogni parte per confessarsi o per chiedere una parola a colui che era ormai diventato semplicemente «il curato d'Ars».


TRACCE DI LETTURA

Un cristiano creato a immagine di Dio, redento con il sangue di un Dio; un cristiano: il figlio di un Dio, il fratello di un Dio, l'erede di un Dio! Un cristiano, oggetto delle compiacenze delle tre Persone divine! Un cristiano il cui corpo è un tempio dello Spirito santo: ecco ciò che il peccato disonora.
Lo Spirito santo è la guida dell'anima; senza di lui essa non può nulla. L'anima posseduta dallo Spirito è come un grappolo d'uva da cui esce un delizioso liquore quando viene spremuta. Senza lo Spirito santo, l'anima è come un ciottolo dal quale non si può far uscire nulla.
(J.-M. Vianney, Pensieri )


PREGHIERA

Dio onnipotente e misericordioso,
che in san Jean-Marie Vianney
ci hai offerto un mirabile pastore,
pienamente consacrato al servizio del tuo popolo,
per la sua intercessione e il suo esempio
fa' che dedichiamo la nostra vita
per guadagnare a Cristo i fratelli
e godere insieme con loro la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE

Ez 3,16-21; Mt 9,35-10,1


 LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Jean-Marie Vianney, curato d'Ars, guida spirituale

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Jean-Marie Vianney, presbitero (calendario romano e ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (28 abīb/ḥamlē):
Maria Maddalena (Chiesa copta)
Filippo di Dabra Libānos (+ 1348), monaco (Chiesa etiopica)

LUTERANI:
Jean-Marie Vianney, padre spirituale in Francia

MARONITI:
Domenico (+ 1221), confessore (vedi all'8 agosto)

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
I 7 dormienti di Efeso (III sec.)

SIRO-OCCIDENTALI:
Isaia di Edessa (VII sec.), vescovo