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24 aprile

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I 13 martiri ebrei di Troyes (+ 1288)

Nel 1288, gli ebrei della città francese di Troyes sono accusati di omicidio rituale. Durante la pasqua ebraica, infatti, un cadavere era stato introdotto nella casa di Isaac Châtelain, notabile ebreo, per far ricadere su di lui la colpa di un omicidio commesso da altri.
I frati francescani e domenicani, incaricati dell'inchiesta, giungono a mettere sotto accusa la comunità ebraica della città, e si profila una strage. Per salvare l'intera comunità dalla catastrofe che incombe, 13 ebrei, quasi tutti della famiglia di Châtelain, si sacrificano autoaccusandosi di un delitto mai commesso. Saranno arsi sul rogo in questo stesso giorno.
L'accusa di omicidio rituale al fine di celebrare la pasqua con un sacrificio umano, tra le più assurde e infamanti rivolte contro i figli d'Israele, aveva iniziato a provocare stragi in Francia a partire dal 1171, quando a Blois si era consumata la prima condanna al rogo, che aveva colpito tutta quanta la comunità ebraica di quella città.


TRACCE DI LETTURA

In piazza è condotto rav Isaac Châtelain
che per Dio lasciò ogni rendita e casa.
Egli si reca al suo Signore, ricco era di beni,
buon autore di piccoli e grandi commenti al Talmud.

Due fratelli vengono arsi, il maggiore e il minore;
il più piccolo è atterrito per il fuoco che avvampa:
«Aronne, sono tutto infuocato!» e il maggiore lo placa spiegando:
«In paradiso tu vai: te ne sono garante».

(Lamento ebraico in francese medievale)


Famiglia armena durante il genocidio
Famiglia armena durante il genocidio
Martiri armeni del genocidio
(1915-1918)

La notte fra il 23 e il 24 aprile del 1915 vengono arrestati in massa a Costantinopoli uomini politici, ecclesiastici, giornalisti, avvocati e letterati armeni, con il pretesto che sta per compiersi una rivolta premeditata di tutti gli armeni residenti in Turchia. È l'inizio di quello che sarà il secondo genocidio della storia in termini numerici, dopo quello degli ebrei compiuto dal regime nazista. Deportazioni massicce e trattamenti disumani porteranno tra il 1915 e il 1918 alla scomparsa sulla via dell'esilio e tra le sabbie della Siria di 1.500.000 armeni. Quanti riescono a fuggire si rifugeranno nei campi profughi mediorientali oppure oltre le prime montagne del Caucaso. Sebbene non sia facile districare il complicato groviglio di fede, identità nazionale e azione politica volta all'indipendenza che portò al genocidio del loro popolo, gli armeni ricordano i loro fratelli morti durante la prima guerra mondiale come martiri, perseguitati in odio alla loro fede e alla loro diversità.
È comunque storicamente accertato che pochissimi furono coloro che, pur di salvarsi dalla furia distruttrice dei turchi, si convertirono all'islam rinnegando la fede dei loro padri.


TRACCE DI LETTURA

Ci portarono da mangiare, ma nessuno ne aveva più voglia. Eravamo commossi. Ognuno raccontava ciò che aveva vissuto e condivideva i propri timori di fronte all'avvenire. Avevamo cercato nondimeno di ristorarci un poco, quando la povera armena, provata dai rimorsi per essersi convertita all'islam, mi supplicò di benedire la tavola, di considerarla come quella di un cristiano. Allora tutti scoppiarono in singhiozzi; tutti piansero: uomini, donne, bambini. Terminammo il Padre nostro gemendo. Da lungo tempo ormai avevamo dimenticato il riso: erano gli anni del lutto e delle lacrime.

(Grigoris Balakian, Il Golgota armeno)


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Mellito (+ 624), primo vescovo alla cattedrale di San Paolo, arcivescovo di Canterbury

ARMENI:
I martiri armeni del 1915-1918

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Fedele da Sigmaringen (+ 1622), presbitero e martire (calendario romano e ambrosiano)
Gregorio (IV sec.), vescovo di Elvira
Giorgio, martire (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (16 barmūdah/miyāzyā):
Antipa (I sec.), vescovo di Pergamo (Chiesa copta)

LUTERANI:
Johann Walter (+ 1570), maestro di cappella in Sassonia
Toyohlko Kagawa (+ 1960), testimone della fede in Giappone

MARONITI:
Saba lo Stratilata (IV sec.), martire

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Elisabetta la Taumaturga (VI-VIII sec.), monaca
Giuseppe di Maramures il Confessore (+ 1711), vescovo
Ilie Iorest (+ 1678), vescovo e confessore
Pasicrate e Valenzione di Durostoro (III sec.), martiri (Chiesa romena)
Saba lo Stratilata, martire (Chiesa melkita)

SIRO-ORIENTALI:
Giorgio (+ 304 ca), martire