Spiritual struggle for church unity
La kenosi è il cammino di noi tutti vero la nostra resurrezione permanente in Cristo in una vita di preghiera per la chiesa intera. “Dio gradisce la preghiere di chiama la pace. Il sacrificio più grande offerto a Dio è la nostra pace, la nostra concordia fraterna; infatti per l’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito santo il popolo è uno” (Cipriano di Cartagine, La preghiera del Signore 23).
Ciò ci fa dire che la lotta spirituale l’unità della chiesa sono una sola cosa. Lotta di ciascuno e di tutte le chiese per la chiesa di Dio. Lotta per mezzo della parola salvifica e la santità di vita. Santità e unità sono una sola cosa. La preoccupazione unica dell’unità ne fa un discorso teologico nel senso stretto del termine, mentre la lotta spirituale avvicina l’unità alla sua profondità, che è la vita in Cristo che non è altro, attraverso il nostro movimento d’ascensione, che il nostro dimorare con il Padre, il Figlio e lo Spirito santo.
Quanti ostacoli in questa ascensione! Li abbiamo evocati. Lo scopo di questa ascesi e di questa contemplazione divina sul nostro cammino verso il nostro fine ultimo nella gloria è domandare la santità reale per la nostra chiesa e per tutte quelle che invocano la Trinità che rende ecclesiali le nostre comunità che credono profondamente in essa. Se viviamo della comunione delle persone divine noi già gustiamo la divinità intera e il regno è in noi.
Un’autentica unità è già realizzata in particolare tra la chiesa romana e la chiesa ortodossa. Roma però è invitata dagli ortodossi a chiarire un problema: l’anatema pronunciato contro gli anti-infallibilisti romani tocca in qualche modo gli ortodossi? Se gli ortodossi non sono oggetto di una condanna rimangono fedeli alla loro teologia e il dogma romano diviene per essi un theologoumenon.
Non so se questo è possibile. Ma se la chiesa di Roma deve praticare una lotta spirituale, è proprio questa. Se la nostra proposta può essere presa in considerazione, noi non anticipiamo un giudizio su niente, l’essenziale delle nostre divergenze sarà tolto. Lo scisma che ora ci separa sarà stato una rottura all’interno della chiesa una.
Importante è pensare insieme tutto per la gloria di Dio che copre il corpo di Cristo. Siamo o non siamo in una comunione autentica e non in una quasi comunione? Possiamo scambiarci il bacio della pace oggi affinché l’unica lotta non consista più nel cercare l’unità ma nel proclamarla e cantarla?
Metropolita Georges del Monte Libano