Message from Cardinal Leonardo Sandri, prefect of the Congregation for the Oriental Churches

3 settembre 2014

Reverendissimo e Caro Priore,
Soltanto all'inizio del XXII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa, riesco a l'aggiungerLa per porgere a Lei e per Suo tramite agli Jllustri Relatori e ai Partecipanti tutti il mio augurio accompagnato dalla preghiera per il buon esito dell'evento, annuale preziosa sosta di ascolto e confronto sul cammino della pace e dell'unità di tutte le Chiese in Cristo.
Ella potrà ben comprendere l'importanza del tema trattato nel contesto del servizio della Congregazione per le Chiese Orientali, che soffre da mesi insieme ai fratelli e le sorelle nella fede e in umanità della Siria, dell'Ucraina e, in modo drammatico in queste settimane, dell'Iraq.
Mi sia consentito quest'anno di offrire soltanto una breve riflessione esperienziale, andando col cuore e con la mente a quella preghiera, quasi un "grande esorcismo", che dalla piazza di San Pietro si diffuse nel mondo intcro il 7 settembre dell'anno scorso: ne fu promotore certamente il Santo Padre Francesco, ma certamente furono protagonisti con lui anche centinaia di migliaia di membri del Popolo di Dio, di altri pellegrini verso l'Assoluto e di uomini e donne di buona volontà che si sentirono tutti convocati per supplicare "la pace che viene dall'alto", ponendo insieme rinnovati gesti di riconciliazione e di fraternità. Evento analogo si dispiegò la sera di Pentecoste, nei Giardini Vaticani, alla presenza inoltre di Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli e Sua Beatitudine Teofilo di Gerusalemme.
Non è un caso che dopo questi due grandi momenti di verità per le Chiese e per l'umanità, l'Avversario si sia scatenato con violenza inaudita, ancora seminando nei cuori di molti, specialmente in Medio Oriente, odio, violenza e vendetta, Ancora una volta, come nuovi Caino e Abele, il fratello ha dato e sia dando la molte a uno, cento, mille fratelli, e tanti figli di Ismaele, dimentichi che la benedizione di Dio è anche per loro, sembrano volersi vendicare per l'allontanamento di Agar dalle tende di Abramo,
Se contenuto dell'amore di Dio è la pace dei cuori e delle nazioni, potremmo parafrasare il motto paolino ai Corinti "Pax Chrisli urgel nasi" (cfr, 2Cor 5,14), Perché questo accada, insieme con i fratelli delle Chiese Ortodosse dobbiamo tutti impegnarci perché non sia dimenticato il santo e diuturno combattimento spirituale, perché la Potenza del Paraclito ci pervada e ci collochi tra "coloro che si adoperano per la pace" (cfr. Mt 5,9), Significativa è l'espressione di Macario il Grande: "Se il cuore, indebolilo nella lotta e stremato dalle fatiche del combattimento, rigetta lontano da sé il male e invoca Dio con il gemilo della sua anima, allora il Dio buono e pieno di misercordia perla sua creatura le invia una potenza santa. Essa prende possesso del suo cuore, gli dona lacrime, gioia e consolazione cosicché egli vince il suo nemico e quest'ultimo non prevale più su di lui, ma è pieno di limare dinanzi alla potenza che gli è giunta" (Virtù di Macario),
Con gratitudine e confidando nella forza dell'intercessione, affido alla vostra preghiera le Chiese del Medio Oriente, e vi invio il cordiale e fraterno saluto nel Signore,

Leonardo Card. Sandri
Prefetto