Message de Volodimir, Métropolite de Kiev
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XVII COLLOQUE ECUMÉNIQUE INTERNATIONAL
Traduction en langue italienne
du message du métropolite de Kiev
Agli organizzatori e partecipanti del 17° Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa “La lotta spirituale nella tradizione ortodossa” Monastero di Bose, 9-12 settembre 2009
Fratelli e sorelle amati in Cristo!
A nome della Chiesa Ortodossa Ucraina vi mando il mio saluto all’inizio dei lavori del convegno sulla lotta spirituale nella tradizione ortodossa.
Gli incontri teologici del monastero di Bose sono da tempo una bella tradizione. Per la diciassettesima volta si riuniscono teologi della Chiesa Cattolica e delle Chiese Ortodosse nazionali per considerare diversi aspetti della tradizione spirituale orientale e, in tale modo, arrivare a una migliore comprensione reciproca. Il convegno di Bose è una rara esperienza di incontro tra l’Oriente e l’Occidente. Una piccola comunità dell’Italia settentrionale è oggi nota in tutto il mondo per essere uno spazio di dialogo teologico di arricchimento vicendevole.
Quest’anno l’incontro è dedicato a un concetto importantissimo, direi centrale per l’ascetica ortodossa: la battaglia spirituale. Mi felicito che gli organizzatori abbiano scelto questo tema per un approfondito esame. E’ importante evidenziare che la battaglia spirituale non è un concetto strettamente monastico, legato solo alla vita interiore dei monaci. La battaglia spirituale è parte integrante della vita di ogni cristiano. Nel sesto capitolo della lettera agli Efesini l’apostolo Paolo ci ha lasciato una descrizione intensa e precisa della lotta spirituale che ogni seguace di Cristo è chiamato a condurre. L’Apostolo ci invita a rafforzarci nel Signore e nella potenza della Sua forza, ed anche a rivestirci dell’armatura Divina, per resistere agli intrighi diabolici (Ef 6,11).
La tradizione cristiana orientale ha accumulato una secolare esperienza nella azione ascetica e nella battaglia spirituale. Oggi però questa tradizione è poco conosciuta. Non solo, talvolta ci scontriamo con erronee interpretazioni, o con veri e propri travisamenti. Questo ci impegna a cercare sempre più di capire non solo la lettera, ma lo spirito degli scritti dei santi padri. Ora, uno studio teorico astratto della letteratura ascetica non sarà molto fruttuoso. Come non si può conoscere l’arte militare, senza partecipare a nessun combattimento, così non si può attingere la battaglia spirituale senza una esperienza di vita spirituale.
Vorrei ringraziare specialmente il priore padre Enzo Bianchi. Grazie alla sua inestinguibile energia ed entusiasmo questo convegno consente a noi di scoprire insieme e approfondire diversi aspetti della tradizione spirituale ortodossa e, inoltre, testimoniare la nostra esperienza spirituale dinanzi al mondo cristiano occidentale. Ti auguro, caro padre Enzo, l’aiuto di Dio tanto nel lavoro teologico, quanto nell’ardua opera di direzione del monastero.
Auguro anche a tutti i partecipanti del convegno di acquisire benedetta conoscenza della tradizione della Chiesa Orientale. Confido che questo dialogo tra rappresentanti delle tradizioni ecclesiali d’Oriente e d’Occidente sarà foriero di buoni frutti.
Metropolita di Kiev e dell’Ucraina 9 settembre 2009