Message du cardinal Kurt Koch
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de spiritualité orthodoxe
Bose, mercredi 7 - samedi 10 septembre 2011
en collaboration avec les Églises orthodoxes
Texte original du message du cardinal Kurt Koch
en langue italienne
PONTIFICIUM CONSILIUM
AD CHRISTIANORUM UNITATEM FOVENDAM
E Civitate Vaticana, die 7 settembre 2011
A Fratel Enzo Bianchi, Priore di Bose,
ai Fratelli e Sorelle di Bose
e ai partecipanti del
XIX Convegno ecumenico Internazionale
di spiritualità ortodossa
Con grande gioia rivolgo, attraverso questo mio messaggio, un cordiale saluto in Cristo a Lei, Fratel Enzo, alla Comunità, agli illustri Relatori e a tutti i partecipanti al XIX Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, dal terna "La Parola di Dio nella vita spirituale". Desidero inoltre esprimere I'apprezzamento del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani per questa lodevole iniziativa che col passare degli anni acquista una sempre maggiore autorevolezza. Sono davvero tanti i cristiani di Occidente e di Oriente, chierici, monaci e laici, che hanno trovato e continuano a trovare nel Convegno di Bose l'occasione proficua per sperimentare la bellezza del conoscersi vicendevolmente e per coltivare relazioni fraterne di amicizia cordiale e stima reciproca.
La tematica, che avete scelto di trattare quest'anno, pone in giusta evidenza il ruolo fondamentale che la Parola di Dio ha nella autentica spriuialita cristiana. L'ampiezza di approccio, che come sempre caratterizza questi Convegni, permetterà di tracciare un quadro ricco e articolato della esperienza spirituale della Chiesa ortodossa e, allo stesse tempo sarà di stimolo per una più profonda riflessione sul posto che oggi occupa la Parola di Dio nulla vita delle nostre Chiese. L'affermazione fondamentale della centralità della Parola di Dio nella Chiesa, che appartiene alla tradizione della chiesa indivisa, esige uno sforzo continuo di ricezione e di traduzione nella vita concreta. Lo smarrimento, che talvolta avvertiamo dinanzi aile sfide che la cultura contemporanea pone a noi cristiani, mostra con chiarezza il bisogno di alimentare la nostra fede alle sorgenti abbondanti della Sacra Scrittura, dove si rinnova l'incontro personale e comunitario con il Signore, che ci rende capaci di un discernimento maturo e pieno di speranza delle circostanze in cui siamo concretamente chiamati a vivere.
Vorrei infine sottolineare l'importanza che l'incontro con la Sacra Scrittura, inteso come evento spirituale e dunque vero incontro con la Parola del Dio vivente, può avere nell 'ambito delle relazioni tra cristiani di diverse Chiese e Comunità ecclesiali. L'impegno per il ristabilimento della piena unità dei cristiani non si configura soltanto come mero confronto
dottrinale, ma come il ricomporsi insieme dei credenti nella fede di fronte alla Parola stessa di Dio, viva ed efficace. Infatti, è Gesù Cristo, Verbo di Dio fatto carne e presente qui ed ora, la fonte della nostra unità, e l'unità della fede data dalla "comune risposta" al Dio che parla presente nel mistero della comunione dei credenti
Colgo volentieri questa circostanza per esrprimere il mio vivo ringraziamento per il contributo che la Comunità di Bose offre per causa dell' unità dei cristiani attraverso l'organizzazione di questo Convegno e di tante altre lodevoli iniziative e a testimonianza di apertura e di fraternità verso tutti i credenti in Cristo.
Auguro infine che durante questi giorni tutti possano speri mentare gioiosi e profondi incontri fraterni e che i lavori del Convegno portino frutti abbondanti. Per tale motivo, in
comunione di preghiera, invoco su Lei, Fratel Enzo e su tutti i partecipanti la benedzione del Signore.
Presidente
PONTIFICIUM CONSILIUM
AD CHRISTIANORUM UNITATEM FOVENDAM