Discours du patriarche Bartholomée Ier


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E’ dunque degno di sincera lode , lo sforzo della Vostra Comunità per un approccio ed uno studio più profondo della comune tradizione monastica d’Oriente e d’Occidente nel periodo prima dello scisma, ma anche della valorizzazione della ricca esperienza spirituale del monachesimo ortodosso orientale, dopo lo scisma e soprattutto,  come questa si sia divenuta pura come il cristallo per oltre mille anni, nel luogo per eccellenza di ascetismo e preghiera del Signore  e della Madre di Dio, all’interno della giurisdizione del Patriarcato Ecumenico, il Monte Athos. Pertanto crediamo che trarrete  anche un grande profitto, visitando le sacre dimore del Giardino della Vergine, come tra l’altro scrive in modo caratteristico il nostro Santo Padre Saba di Chilandari, nel suo Typikon: “Anche io il più piccolo di tutti e peccatore, essendomi recato al Monte Santo, ho visto colà uomini santi e menti incarnate nelle virtù e uomini celestiali”.

San Cassiano il Romano, il Santo Papa Gregorio il Dialogo, con le sue meravigliose conversazioni, San Geronimo, con la sua ricchissima opera di traduzioni, San Nilo Calabro, San Benedetto, San Pacomio, Antonio il Grande, San Marco d’Egitto e una miriade di altri, rappresentano  la nostra comune eredità spirituale prima dello scisma, nella quale tutti possiamo  nutrirci e trarre grande profitto e vere risorse di vita eterna.

Questi santi ci danno anche la misura ed il criterio della verità, ma anche la pura cattolicità e la pura ecumenicità della Chiesa. Come dice in modo caratteristico  il grande santo attuale  e pensatore della Chiesa Serba, San Giustino di Celje, l’uomo fedele “ non è mai solo, ma è  sempre in comunione con tutti gli altri membri della chiesa e con tutte le realtà. Quando egli fa qualche pensiero, lo fa con timore e tremore divino, perche sa che di fatto lo condividono misteriosamente tutti i Santi. Gli ortodossi per questo sono ortodossi: cioè hanno incessantemente il senso della cattolicità teandrica,  sono riscaldati con essa, custoditi con la preghiera e la umiltà. Non proclamano mai se stessi, non si vantano mai  per l’uomo, non si accontentano della nuda umanità e non fanno mai di un idolo l’umanesimo.