Visite à Bose de sa Sainteté Bartholomée Ier
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Il patriarca poi prosegue la visita entrando nei cortili della comunità: ha fatto una breve sosta presso la vecchia cappellina, che ricorda bene dalle sue precedenti visite e dove intona ancora una volta il Christos anesti, e passa poi nel cortile principale ammirando gli affreschi dei muri esterni che rappresentano i santi monaci: Pacomio, Francesco, Chiara… Ha parole di particolare ammirazione soprattutto di fronte all’affresco del grande Basilio. Giunto all’altezza della cucina, il patriarca ricorda l’anziana Coco, che ha vissuto con noi fino alla sua morte e che egli aveva conosciuto nella sua precedente visita.
Insieme ad alcuni fratelli e ai membri della delegazione il patriarca si ferma per circa dieci munuti in Emmaus, per un breve rinfresco. Di lì sale al piano superiore per una sosta di riposo.
Verso le 18.30 esce di nuovo e, accompagnato da alcuni fratelli, fa un giro nell’orto della comunità, facendo domande e interessandosi delle varie colture presenti.
A seguire la cena: durante il pasto il clima è estremamente fraterno e il patriarca mette a parte i fratelli presenti delle sue riflessioni e le sua speranze per il futuro dell’ecumenismo; si interessa anche delle visite dei fratelli al Monte Athos, che egli ha visitato per l’ultima volta due anni fa, in occasione del ventesimo anniversario della sua intronizzazione patriarcale, e che visiterà di nuovo il prossimo ottobre, in occasione del centenario della stipulazione degli accordi (ancora vigenti) tra la “repubblica monastica” del Monte Athos e lo stato greco, dopo la caduta dell’impero ottomano. Ci racconta delle sue visite degli ultimi due anni al monastero della Panaghia di Souméla, vicino a Trebisonda (Trabzon), sulle coste del Mar Nero, dove il patriarca ritornerà anche quest’anno, il 15 agosto, per celebrare la liturgia della festa della Madre di Dio: fr. Enzo riceve l’invito a partecipare a questa visita insieme al patriarca.
La cena si conclude e al suono delle campane del cortile, i fratelli e le sorelle si raccolgono davanti ai locali dell’accoglienza insieme agli ospiti presenti e danno l’ultimo saluto al patriarca, che si augura di visitare ancora il nostro monastero “per la sesta volta”.
Davvero non abbiamo parole adeguate per esprimere il nostro ringraziamento al patriarca Bartholomeos, alla sua delegazione ma soprattutto al Signore per i suoi doni e la sua misericordia che sempre ci prevengono e ci riempiono di stupore. Grazie!