Vangelo del giorno
30 aprile 2025
Il desiderio, la sete di questa donna e il dono di Gesù si incontrano, e avviene l’impensabile, l’indicibile, l’inenarrabile, poiché questa donna si sente letta nel proprio desiderio, che affiora di fronte al dono proposto: “Signore, dammi quest’acqua, perché non abbia più sete” (v. 15) e allo stesso tempo Gesù trova la gioia di poter offrire il proprio dono, la gioia di poterlo narrare (“Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: ‘Dammi da bere’”, v. 10) e di poterlo offrire.
Vangelo della domenica
4 maggio 2025
III domenica di Pasqua
Giovanni 21,1-14 (At 5,27-32.40-41; Ap 5,11-14)
di Luciano Manicardi
I discepoli non devono ripetere il passato, ma osare il nuovo, anche con spregiudicatezza, andando contro ciò che era ritenuto inderogabile: è di notte che la pesca può essere fruttuosa. È per noi un invito all’obbedienza coraggiosa, a una lettura intelligente del vangelo che apra la strada a percorrere vie ancora non battute, a immettersi creativamente su sentieri inesplorati ma sempre rispettosi dello spirito evangelico.