Il Consolatore, lo Spirito della verità
18 maggio 2023
Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 14,12-21 (Lezionario di Bose)
In quel tempo Gesù disse:" 12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui»
In questi giorni avanziamo a grandi passi verso la Pentecoste, giorno di compimento del tempo pasquale, giorno nel quale con il dono dello Spirito Santo il Signore risorto dona un respiro nuovo alle nostre vite immettendo un soffio di vita eterna nelle nostre vite mortali.
Il testo del vangelo odierno ci presenta proprio lo Spirito che scenderà sulla comunità dei discepoli riuniti (secondo la narrazione di Atti 2), e lo fa descrivendolo come “l’altro Paraclito” e “lo Spirito della verità”. Queste due definizioni non sono disgiunte: lo Spirito è il consolatore e difensore (questo vuol dire “paraclito”) perché è lo Spirito della verità; mentre infatti rivela ai discepoli il volto di Colui che poco prima aveva detto di se stesso: “Io sono la via, la verità e la vita” infonde in loro la certezza di fede, quella determinazione e parresia che li renderà capaci di annunciare e testimoniare il Cristo morto e risorto, il Signore vivente in loro e nella storia.
Ma lo Spirito è anche dono del Padre per coloro che amano il Figlio e ne compiono le opere conformandosi a lui, ovvero osservandone i comandamenti che poi si possono riassumere in quell’unico e nuovo comandamento che egli ha lasciato loro nell’ora nell’ultima cena, poco dopo aver lavato loro i piedi nel gesto del servizio e della dedizione: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,34-35).
Dono di comunione che accompagna i credenti lungo il cammino della storia aprendo a loro il circolo d’amore tra il Padre e il Figlio e rendendoli capaci di conoscere, di vedere, di sapere (potremmo dire: di sperimentare) la presenza del Signore risorto, a differenza del mondo che, rifiutando questo dono, non riuscirà a vedere e conoscere, a sperimentare, questa presenza vivente e vivificante.
Ecco allora che i discepoli saranno associati al Figlio, resi capaci di compiere le sue stesse opere perché non loro ma il Figlio agirà per mezzo di loro e in loro, proprio grazie all’azione dello Spirito.
Infine questo Spirito è consolatore anche perché è donato a noi dal Figlio “perché rimanga con noi per sempre”: è l’inveramento della presenza del Signore nelle nostre vite, è il compimento delle parole del Risorto ai discepoli: “Io sarò con voi per sempre” (Mt 28,20), è certezza di non essere più né orfani né soli perché il Signore stesso, tramite il suo Spirito, vive in noi tutti i giorni fino alla fine del mondo, fino al giorno dell’incontro con lui che ci ha rivelato il volto del Padre e ci introdurrà nella pienezza della comunione trinitaria, nella luce piena del loro amore.
Il Signore continui a donare alla sua Chiesa e a ciascuno di noi il suo Spirito affinché possiamo ascoltare e mettere in pratica la sua parola, osservando il suo comandamento dell’amore e trovando in lui la nostra consolazione e la luce per camminare nella via della verità e della vita.
sorella Ilaria