Parole di Saluto di S. S. il Patriarca Ecumenico Bartholomeos I

 

XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
IL DONO DELL'OSPITALITÁ
Monastero di Bose, 6-9 settembre 2017
in collaborazione con le Chiese ortodosse

Segui i lavori su 

Vanto dei cristiani è l’accoglienza
dei forestieri e la compassione verso di loro.

Vanto e salvezza dei cristiani
è avere sempre come commensali alla propria tavola
poveri,
orfani e forestieri,
poiché da una tale casa Cristo non si allontanerà mai!

Sant᾽Efrem il Siro


6 settembre 2017

b75bde36481a64688de52301bf4cb220.JPGOrmai da molti anni seguo da lontano, dal Patriarcato Ecumenico, questi convegni scientifici che vengono realizzati in questo luogo benedetto della Comunità di Bose, e mi rallegro e mi commuovo sempre perché vengono scelti temi legati alla spiritualità  ortodossa. Per questo nel mio discorso prima ho fatto presente che noi ortodossi dobbiamo essere particolarmente grati alla Comunità di Bose, perché questo tesoro di cui la nostra Chiesa Ortodossa dispone – tra le altre cose – cioè la spiritualità, questi convegni, scientifici e spirituali, lo diffondono e lo trasmettono a tutti coloro che partecipano o che leggono gli atti di questi convegni, quando vengono pubblicati.

Ho già detto in precedenza che i nostri legami con la Comunità di Bose sono spirituali, sono genuinamente fraterni (personalmente sono venuto molte volte qui) e stimo questi orizzonti aperti che guidano le riflessioni e le azioni dei membri della Comunità di Bose. Essi studiano e conoscono i Padri della Chiesa indivisa; con le loro edizioni e con i loro convegni cercano di diffondere questa sapienza dei Padri della Chiesa indivisa al mondo contemporaneo, ai fedeli di entrambe le Chiese, Cattolica e Ortodossa, e siamo loro veramente riconoscenti.

Alcuni padri, e il carissimo padre Enzo Bianchi, hanno visitato ripetutamente il Patriarcato Ecumenico, Costantinopoli, ma anche la Cappadocia e altri luoghi di pellegrinaggio del nostro Vicino Oriente, e queste visite, così come anche le nostre visite qui, quelle mie personali e quelle dei membri della Chiesa di Costantinopoli, fortificano reciprocamente le nostre relazioni, e mi auguro che questa reciproca frequentazione possa continuare anche in futuro e che anzi diventi ancora più intensa.

Ci congratuliamo, ancora una volta, con padre Enzo, che ha avuto l’iniziativa della fondazione di questa amatissima Comunità. Lo ringraziamo e ci congratuliamo con lui per ciò che ha offerto in tutti questi anni del suo igumenato, e ci congratuliamo con lui perché in modo volontario, di recente, si è ritirato dal governo del Monastero e della Comunità, e ha trasmesso il testimone a padre Luciano. Adesso che dispone di maggior tempo libero siamo sicuri che con la sapienza e con l’esperienza che ha acquisito in tutti questi anni potrà scrivere ancor più testi, articoli e libri, con i quali potrà illuminare molti nuovi teologi, e non solo.Invochiamo su di lui, sulla sua opera, e su questa cara Comunità la grazia di Dio e la sua infinita misericordia, per il bene comune delle nostre Chiese.

A voi tutti che ho avuto l’occasione di incontrare ieri sera e oggi auguro ogni ben di Dio, come aveva l’abitudine di dire il predecessore di Sua Beatitudine, il Patriarca [di Alessandria] Parthenios. Vi auguro dunque ogni bene di Dio, affinché possiate continuare fino a sabato, con successo, il vostro convegno, le vostre relazioni, le vostre audizioni, e tutti andiate via di qui con la pace dell’anima.

Del resto, questo luogo a coloro che lo visitano offre tranquillità e pace, perché qui c’è una genuina spiritualità. Non so in che misura la spiritualità della nostra Chiesa Ortodossa  abbia influenzato la spiritualità della Comunità di Bose, tuttavia qui, e lo si percepisce quando si arriva, regna veramente l’amore, e la pace, la calma e la spiritualità.

Dio sia con voi!

Mi auguro che possiamo reincontrarci qui o a Costantinopoli o in qualche altro luogo!

Vi ringrazio.


pdfDownload ITA - FRA

pdfDownload ENG - GRE

pdfDownload RUS - ENG