Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/001_16_08_01_jodice_umano.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/001_16_08_01_jodice_umano.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/15_08_24_breton_preghiera.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/15_08_24_breton_preghiera.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/vangelo/16_05_18_el_greco_trinita_prado.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/vangelo/16_05_18_el_greco_trinita_prado.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/15_08_24_breton_preghiera.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/15_08_24_breton_preghiera.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/vangelo/14_11_19_cristo_re_el_greco.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/vangelo/14_11_19_cristo_re_el_greco.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/15_08_24_breton_preghiera.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/ospitalita/settimane/15_08_24_breton_preghiera.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/vangelo/16_07_18_el_greco-visione_giovanni.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/preghiera/vangelo/16_07_18_el_greco-visione_giovanni.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

settimane_bibliche_16

Enzo Bianchi - La cattedra dei poveri e dei sofferenti

a cura di Enzo Bianchi
dal 16 al 20 agosto 2016

Ascolta il primo intervento:

Si è concluso il corso tenuto dal priore, Enzo Bianchi, dal titolo La cattedra dei poveri e dei sofferenti.

I poveri e i sofferenti non vanno solo compatiti e aiutati ma prima di tutto ascoltati perché titolari di un magistero, di un insegnamento per noi. Questa l’idea chiave sviluppata da Enzo grazie ad un’itinerario attraverso l’intero testo biblico. I testi profetici e legislativi dell’Antico Testamento dipingono il povero con i volti più disparati, dagli orfani e le vedove, agli stranieri, agi schiavi, ai malati. Figure diverse, ma tutte accomunate dalla consapevolezza di un bisogno che solo Dio può colmare. Sono questi poveri ad insegnare a Israele ad attendere il Messia, il re giusto e liberatore.

Ma l’Antico Testamento rivela anche un Dio che è dalla parte de poveri, che ascolta il loro grido anche quando non ha voce e che li ama più di ogni altro. È questo stesso Dio che nel Nuovo Testamento, in Gesù, si fa povero, fino ad assumere la condizione di schiavo (cfr. Fil 2,5-9). Gesù è passato facendo del bene e guarendo (cfr. At 10,38), ma soprattutto i poveri li ha incontrati, li ha ascoltati e toccati, si è messo alla scuola del loro magistero di umanità. A noi è chiesto di seguirne le tracce, perché è la comunione il cuore del cristianesimo. 

Acquista tutto il corso:

 

Enzo Bianchi, Cosa è Vangelo? Cosa è buona notizia?

a cura di Enzo Bianchi
dall'8 al 13 agosto 2016

Se Vangelo significa “buona notizia”, qual è questa buona notizia? Incompreso, mal interpretato quando non addirittura falsato nel corso della storia, il Vangelo ha una sua essenza profonda, rintracciabile sin dalle prime pagine dell’Antico Testamento. Vangelo non indica soltanto il genere letterario del Nuovo Testamento che raccoglie la vita e le parole di Gesù di Nazareth ma, prima di tutto, Cristo stesso che resta il centro della fede cristiana. Ma Vangelo è anche la “buona notizia” che è contenuta in tutte le Scritture.

Tracciando un percorso scritturistico che va dall’Esodo all’epistolario paolino, il priore di Bose ha mostrato al centinaio di ospiti convenuti il cuore di questo messaggio biblico, mettendo in evidenza la continuità e anche la rottura tra le due alleanze. La “buona notizia” rivelata da Gesù Cristo, il Cristo stesso, esiste in nuce già nell’Antico Testamento.

Per fr. Enzo, il cuore della Torah per noi cristiani non è già la Legge ma l’autorivelazione di Dio fatta a Mosè sul monte Sinai (cf. Es 3,14; 34,5-7). Lì il Signore, svelando il suo nome, cioè la sua identità profonda, si rivela come misericordia. Ecco la “buona notizia” che fa da criterio ermeneutico dell’evangelicità dell’Antico Testamento. E lungo tutto il corso della prima alleanza la buona notizia è che la misericordia di Dio ha sempre la meglio sulla sua giustizia.

Nel Nuovo Testamento la “buona notizia” è la vita di Gesù: egli è l’inveramento della misericordia di Dio annunciata nel Primo Testamento. Gesù annuncia e realizza il perdono dei peccati. Egli si mette dalla parte dei peccatori, anzi va alla ricerca di chi soffre per il peccato, mangia con loro amandoli e trasformando le loro vite. Per questo il Vangelo diventa scandalo per gli uomini religiosi: colui che è santo e senza peccato si mescola con i peccatori. Lo stesso pentimento, nel Nuovo Testamento, diventa allora la conseguenza e non la premessa dell’amore di Dio.

Per i cristiani, fede non significa credere in Dio ma che Dio ci ama. Ed ecco l’ultimo sviluppo della buona notizia come amore divino, che sottolinea l’apostolo Paolo: la giustizia di Dio è, in realtà, giustificazione; in Cristo, Dio fa giusti i peccatori.

Maschile e femminile nella Bibbia - Rosanna Virgili

Leggi tutto: Maschile e femminile nella Bibbia - Rosanna Virgilia cura di Rosanna Virgili
dal 1 al 5 agosto 2016

L'uomo e la donna entrambi creati per stare l'uno di fronte all'altra, per essere una il limite dell'altro, rischiano nella vita e nella storia, anche in quella biblica, di essere invece l'uno contro l'altra.
Rosanna Virgili, biblista presso l’Istituto Teologico Marchigiano, ha guidato l’ottantina di ospiti presenti a Bose questa settimana in un percorso attraverso le storie degli uomini e delle donne dell'Antico Testamento e del Nuovo Testamento. Caino, Abele, Abramo, Sara, Mosè, Davide, Debora, Ruth e Noemi, Pietro,e Maria Maddalena: attraverso il racconto esegetico delle loro vicende umanissime, la Virgili ha cercato di dare significato concreto ai concetti di maschile e femminile, sempre tenendo presente la distinzione tra l'antropologia culturale che definisce gli usi e i costumi e quindi anche i rapporti tra uomini e donne di una data cultura e periodo storico, e l'antropologia teologica che invece rivela nel tessuto della narrazione biblica un impianto etico che pone al centro la relazione.
Il rispetto del limite dell'altro, della differenza, il riconoscimento all'interno della relazione di una trascendenza che impedisce di impadronirsi dell'altro sono ciò che permette di restare nell'alleanza e di non cadere nell'idolatria. Da ultimo la biblista ha mostrato come all'interno del paradigma del maschile e del femminile compreso come paradigma della differenza, della scoperta del proprio limite e della propria non autosufficienza, è possibile leggere la storia dell'alleanza tra Dio e il suo popolo, storia fatta di alterità, di tradimenti, di abbandoni, di perdono e di continue riprese.

Vivere umanamente. Riscoprire una grammatica dell’umano

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/ospitalita/settimane/001_16_08_01_jodice_umano.jpg'
There was a problem loading image 'images/ospitalita/settimane/001_16_08_01_jodice_umano.jpg'

Leggi tutto: Vivere umanamente. Riscoprire una grammatica dell’umanoa cura di Luciano Manicardi
dal 25 al 30 luglio 2016

Dovremmo imparare a considerarci ospiti dell’umano che è in noi. Ospiti, non padroni. Così potremmo imparare anche ad aver cura dell’umano che è in noi e ad essere solleciti anche verso l’umano sofferente che è nell’altro. L’umano che è in noi è il luogo della nostra immagine e somiglianza con Dio, che ha rivelato il suo volto nell’umanità di Gesù.

1. Una fede umana. Una grammatica dell’umano
2. L’ambivalenza dell’umano
3. La polarità umano/inumano. Il disprezzo e la vergogna
4. La morte e il morire
5. Il comunicare. La parola
6. Vivere il tempo
7. Vivere il quotidiano
8. Corporeità, amore, sessualità
9. Il corpo sofferente. Vivere la malattia

Abramo: Dio insegna al credente a camminare

Leggi tutto: Abramo: Dio insegna al credente a camminarea cura di André Wénin
dal 27 giugno al 2 luglio 2016

Sabato mattina si è concluso il corso biblico a cura di André Wenin dal titolo “Abramo insegna al credente a camminare.”

André Wénin è docente di Antico Testamento alla Facoltà teologica di Louvain-la-Neuve (Belgio) e professore invitato alla Pontificia università Gregoriana di Roma. Amico fraterno della nostra comunità da lunghi anni viene spesso a Bose come insegnante a condividere la sua passione per le Scritture e per gli intrecci dei racconti che contengono.

Wenin ha proposto all’ottantina di ospiti presenti questa settimana un’appassionante lettura della figura di Abramo secondo un percorso narrativo che si apre in Genesi alla fine dell’undicesimo capitolo per concludersi al capitolo 25.

Il professore stesso si è definito come “una guida turistica” che ha accompagnato i suoi ascoltatori all’interno di questo monumento letterario e documento storico che è la storia di Abramo e della sua famiglia.

Il biblista ha focalizzato la sua attenzione sull’evolversi della relazione tra Abramo e il suo Dio, Abramo e la sua donna Sara, Abramo e “tutte le genti della terra”. La consapevolezza di essere il portavoce della benedizione di Dio cresce all’interno di una storia (che è poi quella di ciascuno di noi) di lotta tra la bramosia del possesso e la libertà di chi accetta la vita come dono e impara ad affidarsi a quel Dio che mantiene le sue promesse.

Con questa avventurosa storia fatta di inganni, promesse, delusioni e sorprese che rappresentano il complesso fenomeno umano, davvero “Abramo insegna al credente a camminare”.