Una poesia per cominciare il nuovo anno
Ci piace oggi “regalarvi” una poesia, una poesia per iniziare il nuovo anno con occhi pieni di fiducia e meraviglia: in questo modo il nostro vuole essere un augurio di fiducia e di libertà per il 2021…
Ci piace oggi “regalarvi” una poesia, una poesia per iniziare il nuovo anno con occhi pieni di fiducia e meraviglia: in questo modo il nostro vuole essere un augurio di fiducia e di libertà per il 2021…
Paul Klee, Villa R, olio su tela, 1919, 26.5 cm × 22.4 cm, Kunstmuseum Basel, Basilea,
scelto per la copertina del libro Sono un sogno di Dio di Fernando Pessoa.
Nel quadro i ricordi di Klee della bellezza del paesaggio dalla sua finestra affiorano tutti assieme nello stesso momento. In alto due piccole tendine che ricordano la finestra della pensione e anche il sipario del teatro San Carlo, che Klee visiterà per andare a vedere alcuni spettacoli. Il riferimento è anche alla teatralità della città stessa.
La lettura è un luogo vivo di incontro, di apprendimento, di creatività, di nutrimento della coscienza e della ragione, del cuore e dell’anima. Come potrebbe diventare obsoleta? Oggi il suo valore è persino maggiore, perché le dinamiche di dispersione della coscienza umana sono diventate più pressanti, subdole e insidiose. La possibilità della coltivazione del pensiero critico, della meditazione, della contemplazione dei significati di ogni cosa, del dialogo con i testi e anche del confronto con se stessi è un dono raro.
Max Ernst, La Vergine che castiga Gesù bambino davanti a tre testimoni: André Breton, Paul Éluard e l’autore, 1926, olio su tela, 196 x 130 cm, Colonia, Museum Ludwig
scelto per la copertina del libro Contro la religione di Christos Yannaras.
Il lavoro di Ernst ha suscitato scandalo quando fu presentato. All'interno del surrealismo la ricerca dell’eccentrico è sempre stata una regola di base, ma in questo caso l’estro si Ernst aveva toccato un tasto difficile da battere.
Arriva il calzolaio alla cappella che c’è alla curva, e guarda, proprio dietro alla cappella c’è qualcosa di bianco. Stava già facendo buio. Ci guarda meglio, il calzolaio, e però non riesce lo stesso a distinguere cos’è. “Sarà una bestia? Ma non somiglia mica a una bestia. Di testa somiglia a una persona, ma come mai è bianco? E che ci fa una persona qua?”.