Sollecitato da Marco Guzzi, filosofo e poeta, Enzo Bianchi esprime, come in una «collatio» monastica, i suoi pensieri e le sue sollecitudini sull'uomo, sul cristiano, sulla chiesa. Ne esce un colloquio a cuore aperto sul grande fluire della fede cristiana dai primi secoli ai giorni nostri, nell'appassionata ricerca del senso della presenza cristiana nella compagnia degli uomini. Una rilettura pacata e insieme profetica della fedeltà alla terra e al cielo che ogni cristiano è chiamato a vivere nella sequela di Gesù Signore: senza rimpianti né nostalgie, ma con la franchezza e l'audacia di chi tenta di porre se stesso sotto il primato della Parola di Dio e della sua volontà. Un appello accurato alla conversione delle chiese all'unico Signore, per una rinnovata e credibile testimonianza dell'attesa del Regno che viene e che trasfigura il creato intero.
Enzo Bianchi
Ricominciare
© edizioni Marietti, 1991 - 2008
Il racconto della chiamata dei discepoli da parte di Gesù e della loro vita comunitaria attorno a lui, qui presentato in maniera scorrevole e lineare, semplice e chiara, è frutto di riflessione attenta, da un lato, alle più recenti ricerche esegetiche e, dall'altro, alla dimensione contemplativa dello stupore infantile.
Enzo Bianchi
Gesù
Il profeta che raccontava Dio agli uomini
© edizioni Marietti, 1990 - 2009

In un momento in cui si sente viva la necessità di ancorare la vita spirituale a contenuti sostanziali, queste pagine rappresentano una novità profonda. Esse nascono infatti non solo da un'esperienza personale e comunitaria di robusta matrice biblica, ma riscoprono e ripropongono una realtà troppo trascurata: la comunione dei santi come base e alimento della nostra fede. Con questa peculiarità: quella che potrebbe sembrare una meditazione sui santi della prima e della nuova alleanza è, in realtà, un'intima riflessione su Dio, un parlare di Dio, un « narrare Dio ». Sì, perché il nostro Dio, il Signore al quale aderiamo e che amiamo senza averlo visto e senza poter adesso fissare lo sguardo in lui (1 Pt 1.8), è innanzitutto il Dio di altri: il Dio di Abramo, di Mosè, di Elia, di Giovanni il Battezzatore, di Maria, di Pietro, di Paolo... E il Dio dei nostri padri e delle nostre madri. È il Dio dei miei padri e delle mie madri, il Dio delle mie grandi amicizie. Da loro attraverso la chiesa santa l'ho ricevuto e conosciuto, ho imparato ad amarlo ed è diventato il mio Dio. A ognuno di loro, che me lo ha narrato in forma sempre nuova e sorprendente, ho detto: "II tuo Dio è il mio Dio" (Rt 1.16) »
Enzo Bianchi
Amici del Signore
© edizioni Gribaudi, 1990
tradotto in neerlandese e francese
Dalla prefazione
Piccolo, Amico mio,
io che ti racconto in questo libretto come Gesù ha voluto, pensato e fatto l'Eucaristia, non sono più piccolo come te, sono ormai un uomo, ma sono stato piccolo come te. Ti dirò di più: di fronte all'Eucaristia anch'io mi sento piccolo e faccio fatica come te a capire tutto.
Un giorno, dei bambini, erano molti (più di cinquecento), mi hanno chiesto di parlare loro dell'Eucaristia, ad Assisi, nella chiesa di S. Francesco. Io ho cercato di raccontare loro come Gesù ha donato l'Eucaristia a tutti noi che lo amiamo, ho cercato di spiegare cosa significa la messa che ancora celebriamo. Quei bambini mi hanno ascoltato con tanta attenzione, anche se ero stato un po' lungo, e allora ho pensato di mettere quelle parole su un libretto e di offrirlo agli altri bambini che fanno la prima comunione, o che vanno a messa per accogliere Gesù nella loro vita. Da allora, sovente, cerco di parlare di Gesù ai bambini, perché mi sembra di capire di più il Vangelo e tutta la Bibbia mentre li racconto ai piccoli.
Io spero che Gesù ti accompagni sempre come un amico nella vita e che tu voglia incontrarlo nell'Eucaristia, che è un banchetto, una festa con il Signore. E tu dopo aver fatto festa con Gesù, porta questa festa tra tutti i tuoi amici!
tuo Enzo
Bose, 3 marzo 1985
Enzo Bianchi
Un rabbi che amava i banchetti
© edizioni Marietti, 1985
tradotto in tedesco