Alla voce indegnità

Olio su tela, cm 50x65  1983 -1984
TRENTO LONGARETTI, Felicità vanno cercando
27 maggio 2007
Articolo di ENZO BIANCHI
Il rispetto della dignità umana è fondato sulla nostra comune indegnità: l’uomo afferma la dignità propria e dell’intero genere umano quando

La Stampa, 27 maggio 2007

Esistono vicende dolorose e tragiche, a livello personale o collettivo, che ci interpellano sulla dignità umana e ci spingono a chiederci, con Primo Levi e tanti che come lui hanno attraversato l’abisso del male nei campi di sterminio, “se questo è un uomo”. Non è certo un caso se la lenta e progressiva elaborazione di un orizzonte etico universalmente condiviso abbia conosciuto un’accelerazione risolutiva nella stagione immediatamente successiva al secondo conflitto mondiale, tale da condurre alla stesura e all’accettazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Nel preambolo al testo proclamato dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 leggiamo: “Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti uguali e inalienabili costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”. E l’articolo 1 afferma che “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti”.

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